Abusi sulla figlia adottiva e su tre amiche: condannato a 10 anni e sei mesi

25 Settembre 2022 14:46

Un uomo di 60 anni è stato condannato a 10 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale aggravata su minori. Vittime la figlia adottiva di origini sudamericane e tre amiche dell’altra figlia più piccola, anche lei adottata. Quattro i capi d’imputazione contestati, per altrettanti episodi, come aveva scoperto l’indagine della polizia locale.
Pesante il verdetto della giudice Sonia Caravelli: 10 anni e sei mesi di reclusione in primo grado (la pm Daniela Di Girolamo aveva chiesto 10 anni e otto mesi), pena già ridotta di un terzo per effetto del rito abbreviato.
L’indagine era scattata nel 2019.
Nel corso di un incontro in una scuola con la Polizia locale, finalizzato a sensibilizzare gli studenti a non temere di denunciare eventuali casi di molestie subite, agli agenti venne l’idea del bigliettino anonimo se qualcuno avesse voluto segnalare qualcosa agli uomini in divisa sentendosi tutelato. Quando gli uomini della sezione investigativa (come noto il pool venne poi soppresso qualche anno fa tra le polemiche) contattano il numero di cellulare scritto su uno dei bigliettini da una ragazzina di 16 anni viene a galla un’esperienza assai dolorosa. Nei giorni successivi la giovane racconta così di essere stata abusata dal padre di una sua amica una sera dopo essersi addormentata sul divano della loro abitazione che era solita frequentare con una certa abitudine.
Quel padre era proprio l’uomo che oggi ha subito la condanna.
La denuncia parlava di palpeggiamenti nelle parti intime e questo sarebbe l’episodio più grave dei quattro totali con-testati all’uomo. Gli altri tre sono venuti fuori a cascata. Compresa l’antica denuncia della figlia adottiva più grande, risalente al 2011, riaffiorata dopo che la pm Di Girolamo ha deciso di riaprire un fascicolo che all’epoca venne archiviato dal gip in seguito a una consulenza medica dalla quale sarebbe risultato che le accuse della giovane poggiavano su basi fragili: in pratica venivano ritenute poco credibili. Anche quella denuncia, in ogni caso, descriveva situazioni di ripetute molestie che il padre adottivo avrebbe praticato sulla figlia quando lei aveva tra gli 11 e i 14 anni.
Gli altri due episodi contestati, più recenti e di minor gravità, sono invece scaturiti dalle denunce di altre due amiche della figlia adottiva più giovane, relative a molestie che sarebbero avvenute una sera che si trovavano tutti insieme in una pizzeria.

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