“Io ho il reddito di cittadinanza, lavora tu”. E la moglie chiede il divorzio

25 Settembre 2022 14:55

Avrebbe subito pesanti minacce e il danneggiamento dell’auto dal marito, in preda alla gelosia e forse a una forma di depressione. “Diceva che piuttosto che concedermi il divorzio avrebbe preferito vedermi morta”, ha raccontato una sudamericana di 37 anni, arrivata in Italia nel 2018 insieme al coniuge e ai due figli piccoli.
La donna ha raccontato la sua storia in tribunale qualche giorno fa, nel processo che vede imputato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver perpetrato le violenze di fronte ai figli minorenni.
Per questo il processo si celebra davanti a un collegio formato da tre giudici, con presidente Stefano Brusati.
L’imputato, difeso dall’avvocata Sara Brienza, attualmente è tornato nel suo Paese d’origine.
La donna, parte civile con l’avvocata Mara Tutone (sostituita in aula dalla collega Alida Liardo), ha raccontato di aver sempre lavorato in Italia e di aver ottenuto un lavoro con un contratto a tempo indeterminato dopo qualche mese dal suo arrivo nel nostro Paese.
Secondo quanto ha riportato la donna, dopo aver ottenuto il reddito di cittadinanza il marito non avrebbe più voluto muovere un dito in casa. “Diceva che lui portava a casa i soldi del reddito di cittadinanza e che toccava a me lavorare”. Fu proprio questo atteggiamento che convinse la donna a chiedere il divorzio. Ma a quel punto la situazione familiare degenerò. L’uomo, ha ricordato la testimone, un giorno lasciò la casa, prendendo l’auto della moglie e portando via soldi e i documenti dei bambini. La donna andò a denunciare l’accaduto e al suo ritorno a casa trovò in marito che l’aspettava armato di coltello.

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