“Dal seme al cucchiaio”: Progetto europeo per i giovani sulla biodiversità

28 Settembre 2022 17:56

“Le città crescono a ritmo vertiginoso e, con loro, la richiesta di cibo. Una delle grandi sfide che ci troviamo ad affrontare è poter garantire a tutti cibo sano, sicuro, buono e prodotto da un ecosistema in salute. Siamo quindi di fronte a un bivio: da una parte l’inquinamento, l’esaurimento delle risorse, la degradazione del paesaggio, dall’altra la salute e il benessere”. L’analisi dell’entomologa e professoressa dell’Università Cattolica Ilaria Negri che, questa mattina, davanti a decine di studenti e insegnanti delle scuole piacentine ha presentato il progetto “From seed to spoon” (dal seme al cucchiaio) che attraverso vari filoni si pone l’obiettivo di trasmettere, in particolare ai più giovani, indicazioni e conoscenze sul mondo della natura: “Vera e propria infrastruttura vivente necessaria per la salute e il benessere di ciascuno di noi” ha spiegato Negri.

Capofila del progetto – finanziato dall’Unione europea – l’Università Cattolica del sacro cuore in sinergia con la startup Opentea, il Comune di Parma, l’ente Parchi del ducato, l’istituto Magnaghi di Salsomaggiore, l’istituto greco Maria m. Andreadaki & Sia E.E, il liceu tehnologic Nicolae Balcescu dalla Romania e lo svedese DinlegymnasietAb. All’interno dell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano è stato presentato il progetto incentrato sul legame tra natura, arte e cibo: argomenti collegati dal filo rosso della bellezza.

“Conoscere la biodiversità che ci circonda e valorizzarla anche attraverso la bellezza che è uno strumento molto potente – le parole della professoressa Negri – . Se ci prendiamo cura della natura in cambio avremo sicuramente l’ossigeno, il cibo, ma anche la bellezza perchè la natura con i suoi colori e profumi può accendere anche la città più grigia o la campagna più degradata”.

Grazie a “From seed to spoon” è nato anche un ricettario con protagonisti prodotti “non a chilometro zero, ma a centimetro zero” – come da precisazione di Ilaria Negri – e un taccuino dove sono riportate nozioni scientifiche, tematiche legate alla biodiversità, all’importanza degli insetti e di nuovi ecosistemi attenti alla natura. L’incontro è stato introdotto dal direttore dell’Università Cattolica di Piacenza Angelo Manfredini che ha poi lasciato la parola alla professoressa Negri, a Gabriele Sacchettini di OpenTea, a Daniela Rocca dell’istituto Magnaghi, Andrea Ambrogio naturalista ambientalista e infine alo zoologo Marco Pellecchia.

Un progetto della durata di tre anni nato dalla volontà di far scoprire come arricchire le nostre città di aree verdi: “Un piano scientifico educativo – rivolto ai più giovani e con loro a tutti i cittadini – sulla filiera alimentare ” precisa Negri.

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