Tentate rapine e furti in centro, tre arresti. Erano arrivati da poco dalla Spagna

05 Ottobre 2022 18:44

Sgominata banda dei Rolex a seguito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Piacenza e portata avanti dagli agenti della Squadra mobile e dell’U.p.g.s.p della Questura. L’indagine è partita nella serata di domenica 25 settembre quando due ragazzi a passeggio in via Calzolai sarebbero stati accerchiati da un gruppo di quattro cittadini stranieri intenzionati a rubarli gli orologi che avevano al polso. All’arrivo delle volanti il gruppo si è dato alla fuga. Solo uno è stato fermato dagli agenti poco distante da via Calzolai, ma per assenza di prove è stato rimesso in libertà.

Nel frattempo, la Squadra mobile della Questura ha avviato, con il coordinamento della Procura, una dettagliata attività di raccolta ed analisi dei filmati di videosorveglianza della zona. Dopo una settimana ecco la svolta: il gruppo di cittadini stranieri si è infatti ripresentato in via Calzolai con l’intento di derubare alcuni ragazzi e questa volta sono stati fermati dagli agenti in servizio nella zona. Le successive comparazioni svolte dalla Squadra Mobile hanno permesso di verificare la coincidenza tra i soggetti ripresi dalle telecamere e i fermati.

Visto il pericolo di fuga, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per le tentate rapine del sabato precedente, e indagati per il tentato furto di domenica 2 ottobre. Uno dei ragazzi per evitare l’arresto avrebbe dichiarato di essere minorenne, smentito però dall’esame auxologico svolto in ospedale è stato denunciato anche per false attestazioni a pubblico ufficiale.

Nei giorni successivi gli agenti hanno perquisito l’abitazione del primo ragazzo fermato, rinvenendo un discreto quantitativo di marijuana, per il quale è stato denunciato. Nell’appartamento è stato trovato anche un altro appartenente alla banda, sfuggito al primo fermo: cittadino straniero ventunenne che riconosciuto dai filmati di videosorveglianza, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e portato in carcere assieme agli altri complici.

Secondo le prime ricostruzioni, i tre ragazzi sconosciuti alle forze dell’ordine erano da poco giunti in Italia dalla Spagna, ed avevano trovato accoglienza a casa del trentenne, che era quindi diventata la base della banda.

Il fermo dei primi tre indagati è stato convalidato in custodia cautelare in carcere, mentre il ventunenne trovato nell’abitazione è stato rimesso in libertà, ma trattenuto da personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura, ed espulso dal territorio nazionale. Sono in corso ulteriori indagini volte ad acclarare il coinvolgimento degli indagati in altri reati commessi in questa Provincia.

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