Bobbio, medico d’emergenza. I sindacati: “Resti operativo, non conta solo il bilancio”

06 Ottobre 2022 10:29

“L’ospedale di Bobbio è in una zona strategica del nostro territorio e perciò è meritevole di un’attenzione speciale per garantire la sua piena operatività nell’affrontare le emergenze sanitarie”.

E’ la posizione unitaria dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Piacenza, che attraverso i rispettivi rappresentanti chiedono “che si definisca un tavolo presso la direzione Ausl di Piacenza – si legge in una nota congiunta – per capire quale sia la soluzione in merito alla questione relativa al medico di emergenza territoriale specializzato nelle urgenze che, come si è appreso dagli organi di stampa, non sarebbe più in servizio al punto di primo intervento di Bobbio”.

Martedì scorso, nonostante le rassicurazioni della direzione dell’Ausl di Piacenza che “nulla cambierà e ci sarà comunque un medico 24 ore su 24 al presidio”, centinaia di abitanti del capoluogo della Val Trebbia hanno preso parte ad una manifestazione per chiedere che al Punto di primo intervento dell’ospedale sia garantita la presenza di un medico di emergenza territoriale. Un’altra manifestazione è prevista stamattina.

“Ci rendiamo conto dei problemi che ha portato la pandemia – sostengono i segretari generali Cgil, Cisl e Uil Piacenza, Ivo Bussacchini, Michele Vaghini e Francesco Bighi (unitamente a Luigino Baldini, Aldo Baldini e Pasquale Negro, segretari delle rispettive categorie dei pensionati) – sia in termini economici che di scarsità contingente di risorse mediche specialistiche e adeguate a rispondere alle esigenze della comunità. Ma in questo caso – sostengono ad una voce – non possono contare solo i parametri di razionalizzazione di bilancio”.

I rappresentanti dei sindacati ricordano inoltre quanto spesso, in questi anni, si sia sottolineata “la valenza comunitaria e sociale di questa struttura per un territorio vasto che tende allo spopolamento, e che invece dovrebbe essere sempre più valorizzato offrendo servizi funzionali ed efficienti per tutta la popolazione. Si deve pertanto evitare la percezione da parte dei cittadini che sia cambiato in peggio il livello di sicurezza o che ci sia uno scollamento tra i centri decisionali e la quotidianità di tante persone che vivono in quella vallata bellissima ma anche aspra e difficile”.

“Occorre inoltre considerare – continuano i segretari – il numero aggiuntivo dei flussi turistici nei weekend o nel periodo estivo e, soprattutto, la necessità d’intervenire in occasioni di patologie in cui anche i minuti sono vitali: ictus o malattie cardiache, sono solo due esempi”.

“I sindacati confederali – conclude la nota – sono consapevoli di quanto sia fondamentale che alla popolazione vengano fornite tutte le informazioni corrette ed idonee alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, ribadendo la necessità di assistenza h24 di personale sanitario che abbia le competenze necessarie a garantire le esigenze assistenziali dei cittadini di quella valle che si recano all’ospedale e che rivendicano un presidio efficiente ed operativo per tutto l’arco della giornata”.

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