Da Cork a Bobbio in bici:
“In duemila chilometri nessun giorno mai uguale”

21 Ottobre 2022 03:37

Due ruote e una preghiera. L’insegnante di scuola elementare Michael McCarthy nella su Cork in Irlanda è saltato un giorno su un traghetto, è sceso in Francia, a Roscoff. Con sé, solo la sua bici. In due giorni di pedalata è arrivato a Saint-Malo, prima tappa francese del pellegrinaggio colombaniano in 47 tappe. In testa, la voglia di inginocchiarsi davanti alla tomba di quel santo di cui aveva sentito parlare per la prima volta per caso, solo poche settimane prima.

Ce l’ha fatta davvero, dopo aver attraversato l’Europa continentale in bicicletta: è arrivato a Bobbio, e con una certezza in più, “San Colombano non appartiene all’Irlanda ma all’Europa”. E seconda considerazione, da non sottovalutare per il 34enne: “Ho ritrovato più equilibrio e spiritualità, oggi il mondo si dimentica la sua importanza”.

Nell’intervista racconta la cena in rigoroso silenzio tra le suore a Jouarre, il monastero di Luxeil come una Hogwarts, il guado nel fiume in Svizzera e il vento forte, poi l’arrivo in Italia e l’incontro con il segretario del Cammino Mauro Steffenini, dopo che il percorso è stato interamente tabellato anche nell’ultimo tratto grazie a un contributo del Gal. Traghettato a Soprarivo di Calendasco da Danilo Parisi, Michael è stato accolto a Bobbio dal sindaco Roberto Pasquali, da don Mario Poggi, da Sabina Bertozzi del Comune e tanti altri.

“Bobbio ricorda una fiaba. Nessun giorno è mai stato lo stesso nel viaggio da duemila chilometri”, ha detto Michael.

Tutta l’intervista di Elisa Malacalza oggi si trova su Libertà in edicola

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