Anpas, Mancini succede a Pregliasco. Paolo Rebecchi nel direttivo nazionale

03 Dicembre 2022 19:47

Sabato scorso, nel corso dell’ultimo congresso nazionale di Anpas, associazione nazionale delle Pubbliche assistenze, si sono tenute le elezioni dei membri del nuovo consiglio nazionale. Durante l’evento hanno preso parte anche il Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, la vicepresidente del Senato della Repubblica Maria Domenica Castellone, l’Onorevole Giuseppe Conte e il presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca.

Il Consiglio Nazionale, composto formalmente da 36 membri, si è riunito quest’oggi, sabato 3 dicembre, nella sede nazionale di Firenze, per l’elezione del nuovo Presidente e per la nomina della direzione nazionale, che avrà il compito di attuare le linee guida del consiglio del movimento, che oggi sulla penisola può contare su oltre 900 associazioni, 100.000 volontari e 500.000 soci.

Niccolò Mancini è il nuovo Presidente che succede a Fabrizio Pregliasco, che rimarrà attivo nel movimento presso il Comitato Anpas Lombardia. Nell’ organo di direzione nazionale, è stato nominato anche il piacentino Paolo Rebecchi, che da anni è alla guida del movimento locale. Rebecchi prosegue un percorso ventennale che lo ha visto impegnato in ambiti diversi.

“Sono onorato per l’opportunità che mi è stata data – ha commentato Rebecchi -, sono convinto che ci aspettano momenti in cui occorrerà saper leggere molto bene i bisogni e le necessità. Certamente il movimento si spenderà con determinazione come ha fatto dall’inizio della sua storia. Sarà importante, come sempre, lavorare con massima dedizione e lucidità anche quando sarà complesso farlo. Ringrazio le persone che anche qui a Piacenza mi sono a fianco nei vari ambiti. Abbiamo un gruppo coeso: la crescita non è mai individuale ma di tutto il team”.

Anpas, in ottica futura, tra i tanti punti di sviluppo, punterà al sostegno di politiche di prossimità per fornire risposte adeguate alle esigenze specifiche dei macro gruppi sociali (famiglie di qualsiasi tipo – giovani e giovanissimi – terza età), coordinando le diverse misure e promuovendo strumenti di partecipazione tra pari (nell’educazione formale ed informale, nella sanità, nei servizi generali, nei servizi alla famiglia, nell’educazione alla multiculturalità). Punterà al sostegno di politiche per lo sviluppo e l’infrastrutturazione sociale delle periferie e delle aree interne, valorizzando e mettendo a sistema gli interventi innovativi dell’associazionismo e della società civile, in modo da contrastare le povertà e le disuguaglianze socio-economiche.

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