Rissa e razzismo, maxi stangata sul Pro Villanova:
13 giornate a un calciatore

22 Febbraio 2023 17:43

I carabinieri intervenuti domenica al campo di Villanova

Il Far West che si è scatenato domenica scorsa durante Pro Villanova-Salicetese, big match del Girone B di Seconda Categoria, non è passato impunito.
In particolare, il giudice sportivo della Figc di Piacenza ha avuto la mano pesante con la società di casa, che si è vista squalificare il campo per due giornate e infliggere ben 800 euro di multa.
“Il giudice sportivo, letti gli atti ufficiali, ed in particolare il supplemento di rapporto del direttore di gara – si legge nel comunicato ufficiale – rileva che al 35′ del secondo tempo, a seguito delle espulsioni comminate, alcuni tifosi della società Pro Villanova entravano sul terreno di gioco e colpivano alcuni calciatori della società Salicetese. La rissa che ne scaturiva era tale che l’arbitro si vedeva costretto a sospendere la partita, in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Solo a seguito dell’intervento di questi ultimi, che riportavano la calma, la partita – con l’accordo dei due capitani – poteva riprendere.
Ritenuto che, a norma del Codice di Giustizia Figc, le società sono oggettivamente responsabili della condotta dei propri sostenitori, acclarata la gravità della condotta dei tifosi della società Pro Villanova, che invadevano il terreno di gioco, scatenando una rissa nei confronti dei calciatori della società Salicetese, commina alla società Pro Villanova due giornate di squalifica del campo e l’ammenda di 300 euro”.
Ma non è finita, perché nel referto si parla anche degli insulti razzisti che avrebbero avuto come destinatario un giocatori della Salicetese: “Al termine della partita, un gruppo di dirigenti e calciatori appartenenti alla società Pro Villanova, non
riconosciuti dall’arbitro, urlavano ad un calciatore di colore della società Salicetese alcuni insulti gravemente razzisti. L’art. 28 del Codice di Giustizia Figc prevede pene molto severe per i giocatori e dirigenti che si siano resi responsabili di insulti razzisti, stabilendo la pena minima in 10 giornate. Rilevato che, in tale occasione, il direttore di gara non è stato in grado di riconoscere gli autori di tali condotte razziste, dovrà necessariamente rispondere la società Pro Villanova a titolo di responsabilità oggettiva. Ritiene il giudice sportivo che la condotta discriminatoria di tali giocatori e dirigenti sia talmente grave, da ritenere congrua l’ammenda di 500 euro. Richiamata l’ammenda di 300 euro applicata alla società Pro Villanova per l’invasione di campo dei propri sostenitori, condanna la società all’ ammenda complessiva di 800 euro”.
Ma non è finita di gioco. Il Pro Villanova vede il dirigente Matteo Balestrieri squalificato per una giornata (somma di ammonizioni), l’allenatore Riccardo Bulgarani per due (“comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro”), ma soprattutto il calciatore Francesco Belloni per 13 giornate: “Perché, dopo aver subito un fallo, colpiva con un pugno il calciatore avversario colpevole dell’infrazione di gioco, facendolo cadere e insultandolo con espressioni gravemente razziste per il colore della pelle. Il giudice
sportivo ritiene di applicare la sanzione di 13 giornate di squalifica, di cui 3 giornate per la condotta violenta e 10 giornate per gli insulti razziali”.
Per la reazione a questa aggressione, Mohamed Guebre della Salicetese è stato squalificato per 8 giornate: “Al 35′ del secondo tempo il calciatore Guebre Mohamed, dopo essere stato colpito con un pugno da un calciatore avversario, reagiva colpendolo con una gomitata al petto. Successivamente, lo stesso calciatore colpiva con una gomitata al volto un dirigente della squadra avversaria, facendolo sanguinare.
Il giudice sportivo commina al calciatore Guebre Mohamed la squalifica per otto giornate, di cui 3 giornate per la gomitata al petto del calciatore avversario e 5 giornate per la gomitata al volto del dirigente avversario”.

IL COMUNICATO DELLA FIGC

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