Il comitato salva ospedale al sindaco: “Non vogliamo la presenza di altri comitati”

02 Marzo 2023 14:03

“Abbiamo appreso attraverso gli organi di stampa che il pubblico dibattito, richiesto dal nostro Comitato, dovrebbe prevedere anche la partecipazione di altri non ben definiti Comitati, i quali hanno posto all’attenzione il problema della scelta tra le cosiddette area 5 e area 6. Intendiamo contestare quanto deciso dal sindaco”.

Inizia così la lunga lettera diffusa da Augusto Ridella, referente del comitato salva ospedale, all’indirizzo del primo cittadino di Piacenza, Katia Tarasconi.

“Il 30 settembre 2022 – prosegue la nota – il Comitato Salviamospedale ha depositato all’ufficio protocollo del Comune di Piacenza la richiesta al sindaco, sottoscritta da 460 cittadini residenti in città, di un pubblico dibattito avente ad oggetto l’utilizzazione del finanziamento già deliberato dalla Regione Emilia Romagna, o parte di esso, per ampliare ed efficientare I’ospedale di via Taverna, anziché trasferire e costruire un nuovo ospedale in zona delle Novate. Tale richiesta è stata formulata ai sensi dell’articolo 6 del regolamento del Comune di Piacenza che prevede al comma 3 che “Il sindaco provvede a convocare il pubblico dibattito entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta”, e al comma 4, che “Il pubblico dibattito deve tenersi entro 30 giorni dalla pubblicazione, all’albo pretorio del Comune, dell’avviso di convocazione”. Il 10 novembre 2022, il comitato ha inoltrato una richiesta, sempre al sindaco, di poter visionare tutta la documentazione inerente lo studio di fattibilità alla progettazione e all’individuazione dell’area sul quale dovrebbe sorgere il nuovo ospedale. Ad oggi nessuna documentazione è stata inviata al Comitato Salviamospedale. Il 28 febbraio 2023, il sindaco ha trasmesso una comunicazione al Comitato con la quale viene fissato il pubblico dibattito per il 23 marzo. La medesima comunicazione, però, è stata sorprendentemente inviata anche ai referenti della petizione ‘contro la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero nell’area 5’. Tale atto è del tutto contrario al regolamento comunale sopra citato”.

“Questo Comitato – aggiunge Ridella – non intende entrare nel merito dell’iniziativa di altri cittadini che hanno tutto il diritto di formulare agli organi del Comune le loro istanze, ma nello stesso tempo fa rilevare una fondamentale differenza.
I sottoscrittori della petizione sono contrari alla costruzione del nuovo ospedale nell’area 5 poiché in prossimità delle proprie abitazioni. Il nostro Comitato, invece, chiede di utilizzare il finanziamento della Regione per ampliare ed efficientare il nosocomio già esistente anziché trasferirlo al di fuori del centro urbano. In altre parole, siamo favorevoli ad un nuovo ospedale senza aspettare 10 anni, se va bene, e siamo contrari alla demolizione di un nosocomio, il cui valore si aggira intorno ai 150 milioni di euro che, con il trasferimento, verrebbero “gettati alle ortiche”. Tali richieste, come è facile comprendere, non hanno nulla a che vedere con le istanze avanzate dalla succitata petizione. I piacentini devono sapere che il sindaco Tarasconi ha convocato il pubblico dibattito con un ritardo di quattro mesi rispetto a quanto prescritto dal regolamento sopracitato e dopo istanze formulate al prefetto, nonché a tutti i consiglieri comunali. Ancora oggi, inoltre, non ha messo a disposizione la documentazione richiesta. Ha quindi fissato un pubblico dibattito avente un oggetto diverso da quello richiesto dal nostro Comitato e coinvolgendo richieste di cittadini volte a tutelare altri interessi. Chiediamo, pertanto, al sindaco di rispettare l’oggetto del dibattito senza allargarlo ad altri argomenti. Diversamente il nostro Comitato non parteciperà”.

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