Per l’agricoltura 913 milioni di euro. “Invasi a contrasto dell’emergenza idrica”

21 Marzo 2023 16:41

Sostenibilità ambientale, sostegno al reddito, ricerca e innovazione tecnologica. I pilastri che sorreggono gli investimenti previsti dal nuovo sviluppo rurale per il periodo 2023-2027. La provincia di Piacenza ha nell’agricoltura uno dei suoi punti di forza. Dalle produzioni simbolo in pianura come la zootecnia e il pomodoro da industria, a quelle di collina tra cui vini e salumi pregiati. “Investimenti pari a 913 milioni di euro per offrire risorse a sostegno dei giovani, delle imprese di montagna, della produzione biologica e dell’imprenditoria femminile” le parole di Valtiero Mazzotti, direttore generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna intervenuto a un convegno organizzato nella sala Bertonazzi del palazzo dell’Agricoltura di Piacenza.

“Bello vedere questa sala piena – il commento di Monica Patelli, presidente della Provincia di Piacenza – associazioni, imprese, sindaci e tanti giovani che si stanno avvicinando al mondo dell’agricoltura. Oggi è una grande opportunità per il nostro territorio. La speranza è quella di riuscire, come successo anche in passato, di coglierle per continuare a crescere”. “Vogliamo continuare a dare risorse a questo territorio – prosegue -, inoltre è stato appena approvato una modifica al piano di sviluppo rurale che consentirà di dare risorse per tutte le domande che non erano state approvate durante il primo finanziamento”.

Al margine dell’incontro, al quale ha partecipato anche Teresa Schipani, responsabile regionale del settore programmazione, sviluppo del territorio e sostenibilità delle produzioni, si è parlato anche della mancanza di precipitazioni e della situazione idrica. “Se non piove ovviamente non dipende da noi – afferma Mazzotti – , ma noi possiamo mettere a disposzione delle risorse sia attraverso il piano di sviluppo rurale, che attraverso il Pnrr e il piano irriguo nazionale. I progetti riguardano in particolare la diminuzione delle perdite, la realizzazione di invasi e la razionalizzazione delle acque”.

IL NUOVO SVILUPPO RURALE

Complessivamente ammontano a 913,2 milioni di euro i fondi per lo sviluppo rurale da qui al 2027, cifra che piazza la regione al primo posto per valore delle risorse ottenute fra le Regioni del Centro-Nord: il 40% dall’Europa, quasi 372 milioni, e il restante 60% fra finanziamento statale (379 milioni) e regionale (162,5 milioni). Si tratta di oltre 132 milioni di euro in più rispetto alla programmazione europea 2014-20, considerati nel nuovo settennato 2021-27 anche i due anni del Psr di transizione 2021 e 2022.

Un risultato reso possibile, oltre che dal superamento del criterio dei parametri storici di riparto, dalla maggiore quantità di fondi europei ottenuta proprio nel biennio di transizione e dal maggiore cofinanziamento sia statale che regionale per il 2023-2027.
In dettaglio, 286 milioni andranno per sostegno al reddito e competitività, 404 milioni per ambiente e clima, 150 milioni per lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e 51 milioni su conoscenza e innovazione.

Nel corso del 2023 saranno pubblicati i nuovi bandi, per un valore complessivo di 148,3 milioni di euro. Gli obiettivi della nuova programmazione sono prima di tutto il sostegno della crescita occupazionale, del reddito e della competitività, poi le garanzie di dignità e sicurezza dei lavoratori e il ricambio generazionale. L’altro pilastro è la qualità ambientale, il sostegno al biologico e la salvaguardia della biodiversità. Terzo elemento fondamentale: la digitalizzazione, l’innovazione, la ricerca e l’attrattività dei territori più marginali.

 

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