Guarita dall’anoressia, Annamaria: “Bellezza significa essere in salute”

23 Marzo 2023 12:00

“Sono stata malata di anoressia durante il 2021 – ha raccontato Annamaria ai presenti – e devo ringraziare la dottoressa Gabriella Filati e tutto il team della associazione, che  mi hanno aiutato ad uscire da questa malattia. Penso che purtroppo sia un po’ il male del secolo: molte mie amiche ne sono affette e spero, dando la mia testimonianza, di poter fare qualcosa nel mio piccolo”.

La testimonianza della giovane è stata ascoltata dai partecipanti alla serata del Fiocchetto Lilla organizzata al Circolo dell’Unione, per presentare le attività del Centro studi e formazione dell’associazione “Il vaso di Pandora”. Un progetto orientato a dare un nuovo sguardo sui disturbi del comportamento alimentare e sulla psicopatologia dell’età evolutiva e per aiutare ad affrontare in modo appropriato problemi come come anoressia, bulimia e obesità.

Annamaria è una ragazza serena, che racconta la sua esperienza senza timore e con l’auspicio che possa essere d’aiuto alle giovani che, come è successo a lei, si trovano imbrigliate in una situazione che le opprime. “Il consiglio principale è liberarsi da queste catene che abbiamo che ci tiriamo addosso da sole: il canone di perfezione  e di magrezza – prosegue Annalisa -. La magrezza non è sinonimo di bellezza; la bellezza è l’essere in salute. Se una giovane è in amenorrea è un campanello di allarme; oppure se ha una costante paura di quello che mangia o delle calorie. Quindi il mio consiglio è liberarsi di tutto e ritornare alla normalità”.

“L’associazione – spiega la presidente Gabriella Filati – è organizzata in modo multidisciplinare,  con medico psiconutrizionista, psichiatra, psicologi, psicoterapeuti, educatori in cui i vari clinici collaborano per approfondire le relazioni e le sovrapposizioni tra obesità, disturbi dell’alimentazione e disturbi dell’immagine corporea. Si occupa di dare formazione a professionisti che intendono lavorare sui disturbi del comportamento alimentare. E poi – aggiunte Filati – abbiamo anche una piccola parte di cura per pazienti che non si rivolgono al servizio pubblico”.

I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da una persistente alterazione del comportamento alimentare orientata al controllo del peso e della forma del corpo con importanti conseguenze di natura clinica, del funzionamento psico-sociale e della qualità della vita di chi ne è affetto. La prevalenza e la gravità clinica di questi disturbi sono in aumento e provocano una ricaduta sociale negativa.

Durante la serata c’è stato spazio anche per le testimonianze di chi ha vinto queste patologie grazia all’aiuto della associazione e del centro studi.

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