Sopralluogo all’ex Pertite con Comune, Difesa e comitato. Il sindaco: “Avanti con il parco”

04 Aprile 2023 11:49

“Avanti con l’impegno per la realizzazione di un parco pubblico nell’area ex Pertite”. Così il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi rimarca l’obiettivo dell’amministrazione comunale verso la riconversione dell’enorme superficie militare tra via Emilia Pavese e via Primo Maggio, anche se i nodi tecnici – non lo nasconde – sono parecchi e complessi. “Fare il punto su un progetto condiviso e sostenibile dal punto di vista economico” è la direzione tracciata dal primo cittadino. Un passo importante è stato fatto stamattina con il sopralluogo organizzato all’interno della vecchia polveriera inglobata nel tessuto urbano, a mezzo chilometro di distanza dalle mura rinascimentali. Presenti Tarasconi con gli assessori Matteo Bongiorni (lavori pubblici) e Adriana Fantini (urbanistica), i capigruppo del consiglio comunale, il generale Michele Caccamo, direttore della task force della Difesa per la valorizzazione degli immobili e – per la prima volta dopo lungo tempo – i referenti del comitato civico che promuove l’idea di trasformare l’ex Pertite in un parco pubblico.

“Si tratta di un sopralluogo atteso – spiega il sindaco – che ci ha permesso di vedere coi nostri occhi diversi temi centrali per il futuro dell’ex Pertite”. Tarasconi si riferisce al presidio della zona, alle necessarie demolizioni degli oltre trenta capannoni e alla bonifica del terreno per la trasformazione in parco pubblico, perché “ad oggi l’area è adeguata a scopo industriale”. L’amministrazione comunale e la Difesa hanno concordato “sull’esigenza – afferma il sindaco – di trovare una via, insieme al governo, per allestire un progetto destinato a realizzare il parco della Pertite nei prossimi anni”. Va ricordato che, nel corso del tempo, le amministrazioni si sono poste l’obiettivo di acquisire il bene bonificato da parte dello Stato, individuando in cambio una pista per i carri armati in un luogo alternativo, per poi realizzare un parco pubblico.

Il tema dei costi è prioritario: “L’area è molto grande, oltre 270mila metri quadrati, e oggi la presenza della pista per i carri armati ne garantisce il presidio – specifica Tarasconi – dato che i militari controllano il perimetro ben tre volte alla settimana. Alcuni capannoni hanno segni di cedimento, perciò le opere di abbattimento e smaltimento delle macerie sarebbero notevoli”. In altre parole: chi sosterrà le spese? Anche questo è un punto essenziale nel confronto tra Comune e Difesa.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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