Cliccano link su email trappola, truffa da 10mila euro per due piacentini

19 Aprile 2023 10:41

Truffa online per oltre 10mila euro ai danni di due piacentini. A segnalarlo è la sede provinciale dell’Adiconsum, associazione dei consumatori promossa dalla Cisl. “Arriva una mail o anche solo un sms sul cellulare e apparentemente si tratta di una comunicazione del proprio istituto di credito – spiegano i responsabili – poi, semplicemente con un link piazzato in bella evidenza, si invita il destinatario a visitare un sito che richiede informazioni e dati. L’intento del truffatore è quello di carpire la password o il numero della carta di credito per prelevare i fondi a danno del consumatore ignaro”.

Nelle ultime settimane, due cittadini si sono rivolti proprio agli sportelli dell’Adiconsum in via Cella a Piacenza per denunciare questi casi. “Nonostante i reclami che i nostri assistiti hanno presentato al loro istituto di credito – precisa il presidente Aurelio Carlo Vichi – la risposta è stata negativa e le istanze presentate sono state rigettate. Occorre fare sempre attenzione, se possibile ancora di più adesso, dato che secondo la Cassazione il risarcimento dei danni da phishing è escluso in caso di comportamento negligente e imprudente della vittima”.

“L’associazione – aggiunge Vichi – presenterà ricorso all’arbitro bancario e finanziario per sostenere la tesi che la banca dovrebbe mettere in atto sistemi di sicurezza che consentano di individuare transazioni che non rientrano nella normale operatività del cliente così da allertarlo che sono in corso sul suo conto operazioni fuori dagli standard, congelate a titolo precauzionale in attesa di una conferma da parte dell’utente. Riteniamo troppo semplice e comodo per gli istituti bancari scaricare tutte le responsabilità sui clienti oggetto di phishing e non ammettere che, spesso, non mettono in campo tutte le azioni per consentire in qualche modo di ridurre se non azzerare l’attività dei truffatori”.

COME PREVENIRE I RAGGIRI – Adiconsum ricorda le regole per una corretta prevenzione. “Non bisogna mai aprire e rispondere a una mail od obbedire agli inviti di un sms se non si è certi del mittente e se non si tratta di un sito verificato. Banche e altri intermediari non chiedono mai tramite mail notizie riservate dei propri clienti. In caso di prelievi indebiti, il consumatore deve immediatamente bloccare il proprio conto e presentare denuncia alle autorità”.

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