“Il mio amico è un’aquila reale, ma si fa accarezzare”. Storia di Ibrahim e Thunder

Se si è fortunati capita di incrociare Thunder e Ibrahim verso le otto di sera mentre passeggiano nelle vie del centro storico, spesso vicino ai più freschi giardini Margherita e Merluzzo. E lo stupore fra i passanti è tanto.
Ibrahim regge Thunder sul braccio sinistro piegato ad angolo e lo fa con grande orgoglio; Thunder è composto, ma ogni tanto allarga le splendide ali che da adulto potranno arrivare a due metri di ampiezza. Thunder – che in italiano significa “tuono” – è un giovane esemplare maschio di aquila reale, ed è aggrappato con artigli affilati al guanto da falconiere del suo proprietario.
La coppia fa scintille, la si ritrova anche ai tavoli del bar in piazza Cavalli. Thunder è addomesticato e si lascia accarezzare pigramente le piume brune, senza alcun pericolo, assicura il suo portatore. Certo, una carezza dà un certo brivido a chi trova il coraggio.

L’ARTICOLO DI PATRIZIA SOFFIENTINI SU LIBERTA’