Allarme giovani sempre più isolati: “Tutti gli enti chiamati a interagire per aiutarli”

17 Aprile 2024 13:40

I giovani di oggi sono in difficoltà, hanno problemi a connettersi con amici e famiglia, sono sempre più isolati e con punti di riferimento precari. Un problema che va affrontato in un gioco di squadra da tutti gli enti coinvolti. È il concetto emerso stamattina, 17 aprile, durante l’evento di formazione dal titolo “La salute mentale: cambiamenti culturali e dei percorsi di cura” organizzato dall’Ausl di Piacenza nell’ambito del calendario di eventi di commemorazione della nascita di Franco Basaglia. L’incontro, che ha visto il confronto tra vari professionisti del settore, si è tenuto nella sede di XNL.

SALUTE MENTALE: IL CORSO DI FORMAZIONE

Il corso, che si rivolge agli operatori del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche nelle diverse professioni e agli operatori del terzo settore che collaborano con il dipartimento, si pone come obiettivo di operare una riflessione sulla condizione del personale, alla luce del mutato quadro culturale, offrendo spunti di lettura sulle prospettive e sulla condizione di forte sovraccarico lavorativo.

La mattinata, dopo i saluti della direzione aziendale portati dalla direttrice delle attività sociosanitarie Eleonora Corsalini, si è aperto con l’intervento di Daniele Bruzzone sulle “Prospettive di senso del lavoro di chi cura: quali orizzonti?”, a seguire Giovanni Smerieri è intervenuta sul tema “Evoluzione del contesto culturale e della cura del disagio mentale”. La tavola rotonda sui “ Nodi critici ed evolutivi dei servizi di Salute mentale e dipendenze patologiche” ha messo a confronto Massimo Rossetti, direttore dipartimento Salute mentale e dipendenze patologiche, Simona Minarelli, responsabile Psicologia di base, Maria Cristina Fontana, direttore di Salute mentale di comunità adolescenti e giovani, Ester Pasetti, direttore di Emergenza urgenza, Elena Uber, direttore Servizio dipendenze patologiche, Massimiliano Imbesi, direttore Centri di Salute mentale, Corrado Cappa, direttore Psichiatria di collegamento e inclusione sociale.

 

 

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