La sanità in Val Tidone a Nel Mirino: “Nuovi servizi, Cau entro fine anno”

27 Settembre 2024 23:30

I cittadini di Castel San Giovanni possono stare tranquilli, non ci sarà un depotenziamento della sanità, ma nuovi servizi come il Cau che vedrà la luce entro la fine del 2024. Buone notizie arrivate durante l’ultima puntata di “Nel Mirino”, andato in onda questa sera su Telelibertà. La terza puntata della nuova edizione del programma di approfondimento condotta dalla direttrice Nicoletta Bracchi e dal giornalista Thomas Trenchi è stata dedicata alla sanità, con un focus sulla situazione del capoluogo della Val Tidone.

gli ospiti

Ne hanno parlato il sindaco Valentina Stragliati insieme al direttore sanitario dell’ospedale di Castel San Giovanni Valeria Trabacchi e a Carlo Cagnoni, direttore del dipartimento di medicina dell’Ausl di Piacenza, intervistate dalla giornalista di Libertà Mariangela Milani. 12 “La mia opposizione è sempre stata costruttiva e ho riconosciuto il valore di tutti i nostri medici, sono per il dialogo con l’Ausl di Piacenza e per me l’ospedale di Castel San Giovanni è un’assoluta priorità, ma l’obiettivo principale è portare il pronto soccorso da h12 a h24”.

C’è anche la prospettiva di un Cau come ha detto Trabacchi: “Entro fine anno lo dovremmo avviare, oltre ad avviare percorsi per rendere più idonei alcuni spazi come l’area di attesa. Il Cau permetterà di implementare le ore di assistenza da h12 a h24 mantenendo in essere l’attuale personale medico”. Come affermato da Stragliati “ci sarà un incontro in consiglio comunale che illustrerà bene come sarà questo Cau, siamo in prima linea per dialogare con i cittadini e anche con la minoranza”.

polo rizzoli

Per quanto riguarda il polo Rizzoli, Trabacchi ha assicurato che “lavoreremo per aumentare le disponibilità ed entro fine anno avvieremo l’attività di degenza, manterremo l’attività ambulatoriale, di piccola traumatologia e ortopedica per interventi di ciclo breve”. Passando alla Cardiologia, secondo Stragliati non c’è un depotenziamento, “manterremo almeno due posti perché il reparto è importante”. C’era anche un progetto di 20 posti letto Osco, Trabacchi ha aggiunto che sarà un servizio in più, “nei prossimi mesi si definirà l’area per ultimarli entro il 2025 e ci permetteranno di prendere in carico pazienti che potranno soggiornare in attesa del perfezionamento dell’uscita dall’ospedale”. Infine l’ospedale per la donna, “che si è sviluppato verso un’interventistica chirurgica all’avanguardia” e il nuovo bar “che verrà realizzato per il ristoro”.

“L’intento è di centralizzare l’efficienza – la riflessione di Cagnoni – per capire quale sarà la migliore sede per avere in modo tempestivo ciò che serve, nell’interesse del paziente che può avere il servizio migliore, stiamo facendo più sforzi possibili per migliorare una rete che colma le distanze. Rizzoli? È una compagine organizzata, una sfida da portare avanti perché elemento importante per una collaborazione con altre sedi, a Piacenza con il reparto di Traumatologia e di Chirurgia programmata”.

LA PUNTATA E’ DISPONIBILE ON DEMAND SU TELELIBERTA.tv

 

 

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