“Per una città inclusiva e più bella”: con il Peba, Piacenza si mette in carrozzina
17 Gennaio 2025 19:10
Il cammino verso una città senza barriere è appena iniziato. Oggi, venerdì 17 gennaio, al Laboratorio Aperto della ex chiesa del Carmine, il Comune ha ufficialmente presentato alla cittadinanza il suo piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Un piano che non è solo un progetto urbanistico, ma una visione per rendere la città più inclusiva, accessibile e bella per tutti, soprattutto per le persone con disabilità e per chi vive in situazioni di fragilità.
“Un piano per tutti”
Il Peba è stato concepito con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando una rete accessibile che colleghi luoghi pubblici, edifici, scuole, teatri, uffici comunali e spazi culturali. L’assessore all’Urbanistica, Adriana Fantini, ha sottolineato che “questo è il primo piano di questo tipo a Piacenza e rappresenta l’inizio di un lungo percorso di inclusività. L’idea – ha spiegato – è di partire dal centro storico, analizzando una novantina di strade, una trentina di edifici e sei piazze e giardini. Questo lavoro di analisi ha portato a una serie di interventi che rivedranno i progetti in corso e i lavori sugli edifici già schedati, per garantire che tutte le fragilità siano prese in considerazione. Il Peba non è solo un piano tecnico, ma una ‘cassetta degli attrezzi’ che rimarrà a disposizione per guidare la progettazione degli spazi pubblici in modo che siano davvero per tutti.
“Un lavoro condiviso con la comunità”
Un elemento fondamentale del piano è la partecipazione: il progetto è stato sviluppato grazie al contributo di diverse realtà locali, tra cui associazioni di persone con disabilità ed enti che lavorano in questo ambito. L’assessore alle Politiche per l’inclusione sociale, Nicoletta Corvi, ha infatti ricordato quanto sia stato importante il tavolo di disabilità, operativo da un paio d’anni, che ha portato l’esperienza diretta di chi vive quotidianamente le difficoltà legate all’accessibilità. “Accanto alla competenza tecnica degli esperti, è stato fondamentale aggiungere il vissuto di chi affronta ogni giorno le barriere fisiche e sociali”, ha dichiarato Corvi, sottolineando “la centralità di un approccio che coniuga competenza e esperienza”.
Dettagli e visione del piano
Cinzia Araldi, una delle architette che ha lavorato al piano insieme a Leris Fantini e Maddalena Moretti, ha illustrato i dettagli tecnici del progetto. “Il Peba è una fotografia dell’esistente – ha detto – non aggiunge nulla di nuovo, ma osserva con attenzione ciò che c’è, ampliando lo sguardo”. L’obiettivo è andare oltre la semplice normativa, cercando di garantire che gli spazi siano non solo accessibili, ma anche piacevoli e funzionali per tutti. Araldi ha fatto un esempio pratico: “Non basta accedere ai luoghi; è essenziale considerare aspetti come l’ombreggiatura di un parco, le sedute o i raccordi nei marciapiedi, che possono fare una grande differenza”. Il piano, quindi, non si limita ad abbattere le barriere architettoniche, ma cerca di migliorare il benessere ambientale di ogni cittadino.
“Un cambiamento che guarda al futuro”
Il giudizio di Miriam Stefanoni, garante comunale dei diritti delle persone con disabilità, è positivo. “Questo piano è solo l’inizio – ha dichiarato – e vedremo nel tempo cosa ci sarà da fare. Ma già oggi abbiamo una ‘cassetta degli attrezzi’ per affrontare il cambiamento”. Stefanoni ha evidenziato come il Peba non si limiti a rendere Piacenza più agibile, “ma la trasformerà anche in una città più bella, pensata per tutti. “pero che, grazie a questo piano, le persone disabili possano vivere una nuova libertà, cambiando la loro vita, ma anche quella di chi sta loro vicino”, ha aggiunto.
Un futuro più inclusivo per Piacenza
Con il Peba, Piacenza si prepara a diventare una città più accogliente, più inclusiva e più bella, dove ogni persona, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche o sensoriali, possa sentirsi parte integrante della comunità. Il piano, che partirà dal centro storico, comprenderà interventi su strade, piazze, edifici pubblici, parchi e spazi verdi, con soluzioni pensate per garantire accessibilità e comfort a tutti. L’introduzione di rampe, ascensori, segnaletica inclusiva e altre soluzioni specifiche per disabilità motorie, sensoriali e cognitive farà di Piacenza una città dove la bellezza non è solo visibile, ma anche fruibile da tutti.
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