Il vescovo Cevolotto in Comune: “Cresca sempre di più una cultura di pace”

20 Gennaio 2025 16:57

Realtà migranti e stranieri, emergenze – abitativa, sociale, genitoriale e di lavoro – diritto allo studio, valorizzazione del patrimonio culturale. Sono i temi affrontati dal vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto, all’incontro con giunta e consiglio comunale di lunedì 20 gennaio.

Due mondi, civile e religioso, chiamati a intersecarsi per rispondere alle esigenze del territorio e delle persone che lo vivono.

“Questo luogo raccoglie idealmente tanti valori, espressione di una volontà popolare che ha il dovere di pensare e provvedere ad un bene che è di tutti e di ciascuno – ha esordito Cevolotto -. Bisogna combattere la logica che il bene sia di una sola parte. Qui, invece l’obiettivo è di dare un nome al bene di tutti”.

Nel ringraziare l’amministrazione comunale per l’invito a presenziare in sala consiliare, il vescovo ha voluto interpretarlo come “un riconoscimento per quella realtà, la comunità cristiana che rappresento, radicata nel territorio e nella vita delle persone, indipendentemente dalle convinzioni di fede”. “Il superamento del particolarismo aiuta a mettere a fuoco il bene più grande da individuare e da perseguire” sono ancora le sue parole.

Cevolotto ha poi affrontato le tematiche importanti della città e dei piacentini, sottolineando l’importante valore del lavoro svolto da quanti, per le opere di volontariato, dedicano agli altri. “Tutti abbiamo qualcosa da dare – ha proseguito -, ognuno secondo le proprie capacita”.

“Auspico che anche attraverso il vostro confronto e il vostro operare – ha detto in chiusura – cresca anche a Piacenza, sempre di più, una cultura di pace”.

L’intervento integrale di mons. Cevolotto in consiglio comunale

i ringraziamenti della sindaca Katia tarasconi

Al termine del suo intervento i ringraziamenti da parte della sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, “per aver accolto il nostro invito; molti dei temi che lei ci ha posto sono state discusse in questo consiglio”. “Sentirli raccontare da chi vive in modo diverso la nostra comunità aiuta anche noi nel nostro cammino nel lavoro che svolgiamo in quest’aula. La visita pastorale diocesana rappresenta una straordinaria occasione di approfondimento e di riflessione sulla straordinaria fragilità di questo momento”.

“Tutte le persone che sono qui cercano di fare il meglio che possono con lo spirito di servizio e con gli strumenti a disposizione – ha proseguito il primo cittadino. Prendo in prestito le parole che ci ha consegnato con l’esortazione ad essere nella quotidianità artigiani di pace per affinare uno sguardo non indifferente, che possa sempre prevalere l’ascolto della città come tratto che ci unisce nell’incarico di amministratori pubblici”.

scambio di doni

Prima del commiato, il tradizionale scambio di doni: una formella che rappresenta i discepoli di Emmaus, simbolo della visita pastorale, consegnata dal vescovo alla sindaca Katia Tarasconi; una pubblicazione sul tondo del Botticelli l’omaggio ricevuto dalle mani della presidente del consiglio comunale, Paola Gazzolo.

FOTO CARLO PAGANI

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