Cau di Bobbio, 4.500 accessi in un anno. A giugno i lavori per la Casa di Comunità

23 Gennaio 2025 06:03

Sono stati 4.500 gli accessi al Centro assistenza urgenza (Cau) che da poco più di un anno è aperto 7 giorni su 7, ventiquattro ore su ventiquattro, e ha preso il posto del Punto di primo intervento all’ospedale di Bobbio. “Tutti i servizi sono attivi e riscuotono l’approvazione del territorio”, sottolinea l’Ausl, che riporta il dato e gli indici di gradimento, rispondendo alla nota critica del Coordinamento provinciale sulla sanità (unisce diverse associazioni e comitati di cittadini) pubblicata da Libertà il 16 gennaio.

“Il 46 per cento degli accessi è di pazienti nella fascia di età dai 18 ai 64 anni”, prosegue l’azienda sanitaria. “Le rilevazioni di gradimento fatte nel primo semestre 2024 confermano che la popolazione vede nel Cau un soddisfacente punto di riferimento. L’esperienza viene infatti valutata positivamente per oltre il 97 per cento degli utenti a cui è stato somministrato il questionario di gradimento anonimo”.

Casa della comunità
Per la Casa della Comunità interna all’ospedale, a dicembre 2024 l’azienda ha adottato delibera a contrarre. “Si sta predisponendo la documentazione per pubblicare la gara che si prevede vada ad aggiudicazione a giugno 2025”. Saranno inoltre attivati anche spazi dedicati al servizio mortuario (a domanda “Quando?” la risposta è che le consegne di questi interventi saranno scaglionate nel 2025).

L’attesa nuova Tac
Una volta ultimati gli interventi relativi al Pronto soccorso e alla Radiologia verrà collocata una tecnologia tomografia assiale computerizzata, comunemente conosciuta come Tac, a 16 strati Siemens. Questa arriverà da Fiorenzuola e verrà installata non appena i locali saranno pronti.

Il pediatra 
L’assistenza pediatrica è garantita una volta a settimana con attività vaccinale dell’infanzia. “A svolgere questa preziosa attività è il dottor Filippo Boccellari a cui si affiancano personale infermieristico e un professionista in logopedia. L’azienda di Piacenza ha sempre cercato di garantire la continuità dell’assistenza e delle cure e la presa in carico dell’assistito tanto è che in alcune occasioni al dottor Boccellari sono stati assegnati dei nuovi nati, anche superando il proprio massimale di scelte”, precisa l’Ausl. Su un totale di 1.039 minori assistiti da Rivergaro in su, 263 sono del comprensorio di Bobbio (121 a Bobbio, 43 a Coli, 15 a Corte Brugnatella, 84 a Travo).

L’ARTICOLO DI ELISA MALACALZA SU LIBERTÀ

© Copyright 2025 Editoriale Libertà