Montagna e agricoltura, l’appello di Coldiretti: “Salvaguardare le aziende”
23 Gennaio 2025 13:05
Coldiretti Emilia-Romagna si rivolge alla Regione con una richiesta urgente: sostenere le aziende agricole, con particolare attenzione ai giovani, a quelle del comparto zootecnico e multifunzionali che operano nelle aree svantaggiate. “Questi territori, collinari e montani, stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del divario di reddito rispetto alle aziende di pianura, aggravato negli ultimi anni da eventi calamitosi come frane e dissesti idrogeologici, oltre ai continui problemi provocati dalla fauna selvatica” evidenziano da Coldiretti.
“La necessità è chiara – ribadiscono anche i segretari piacentini di Coldiretti Bettola e di Coldiretti Bobbio, rispettivamente Erika Marcotti e Giuseppe Monfreda -, mantenere vive le aziende agricole in queste zone per scongiurare lo spopolamento delle aree interne e contribuire alla resilienza delle comunità locali”. “Le aree montane e collinari – affermano – rappresentano un patrimonio prezioso per l’ambiente e l’identità territoriale dell’Emilia-Romagna, e la presenza dell’agricoltura in queste aree costituisce una barriera naturale contro l’abbandono del territorio”.
valorizzazione delle zone di montagna
Per Coldiretti, la valorizzazione delle zone di montagna e collina è quindi fondamentale non solo per garantire la sicurezza alimentare e la produzione di eccellenze agroalimentari, ma anche per preservare la biodiversità, garantire il presidio, tutelare il territorio e contrastare il dissesto idrogeologico.
“È fondamentale adottare strategie di sostegno economico che permettano a queste imprese di continuare a operare, tutelando il reddito degli agricoltori e garantendo la sostenibilità economica e ambientale”, dichiara Marco Allaria Olivieri, direttore di Coldiretti Emilia-Romagna e delegato confederale di Coldiretti Piacenza.
“Per questo, abbiamo richiesto ai tavoli regionali – continua Allaria Olivieri – di aumentare gli importi previsti per le indennità compensative per le zone svantaggiate e per le zone montane, con particolare attenzione alle aziende zootecniche; incrementare il premio di primo insediamento dei giovani agricoltori, così da incentivare il ricambio generazionale, contrastando l’abbandono dei territori collinari e montani; garantire, all’interno di tutte le misure del PSR, premialità alle aziende ricadenti in zone svantaggiate; aumentare l’aliquota di sostegno prevista dalla misura del PSR per gli investimenti delle aziende zootecniche per il benessere animale. È importante, inoltre, adottare piani mirati di promozione delle produzioni di qualità legate al territorio, che possano valorizzare i prodotti locali e rafforzarne la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Tutto questo va coordinato – prosegue Allaria Olivieri Marco – nel contempo con un piano di interventi infrastrutturali per migliorare la viabilità, l’accesso ai servizi digitali e la gestione sostenibile delle risorse idriche.”
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