Un milione di crediti fiscali inesistenti grazie a una finta sede al Sud: due denunce

23 Gennaio 2025 10:19

La Guardia di Finanza di Piacenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha denunciato il rappresentante legale e il direttore tecnico di un’azienda operante sul territorio per aver utilizzato crediti fiscali falsi o non dovuti (reato di compensazione indebita) per un valore di un milione di euro.

“Le indagini – si legge in una nota diffusa dalle Fiamme Gialle – hanno rivelato che l’azienda aveva creato crediti fiscali inesistenti, dichiarando di aver effettuato investimenti nel Sud Italia, un’area per la quale la legge prevede agevolazioni fiscali per le imprese che comprano attrezzature destinate a operare in quelle regioni. Incentivi che consentono di ottenere un credito d’imposta fino al 20% del valore degli investimenti effettuati, a seconda delle dimensioni dell’impresa. Per ottenere questo beneficio, l’azienda aveva trasferito “solo sulla carta” la propria sede legale in un comune del Sud, ma senza mai spostare né l’attrezzatura tecnologica acquistata, né il proprio personale”.

Grazie agli elementi raccolti, la Procura ha chiuso le indagini preliminari: parallelamente, la Guardia di Finanza ha recuperato i crediti fiscali dichiarati in modo illecito. “Prima di ricevere un accertamento formale dall’Agenzia delle Entrate – prosegue la nota – l’azienda ha scelto di ricorrere al ravvedimento operoso, restituendo allo Stato 150mila euro, cioè l’importo corrispondente ai crediti falsi usati per compensare altri debiti fiscali”.

“Questa operazione – concludono le Fiamme Gialle – sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel combattere le frodi fiscali, proteggendo le risorse pubbliche destinate alle imprese oneste e garantendo correttezza nel sistema economico”.

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