Sicurezza e sfruttamento nella logistica: “Meno precarietà e passi in avanti”
25 Gennaio 2025 08:18
È pur vero che la visita si è concentrata su alcuni degli stabilimenti “d’eccellenza” della logistica piacentina, settore da sempre complesso. Però quello che hanno ricavato i commissari è lo spaccato di una realtà in miglioramento rispetto al quadro a tinte fosche da sempre dipinto: “Meno sfruttamento e più ricorso alle internalizzazioni”. In sostanza: meno precarietà. Come a dire che la strada intrapresa per risolvere i tanti nodi è quella corretta. È il bilancio della giornata piacentina della delegazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica, composta dal presidente senatore Tino Magni (Sinistra italiana), dalla senatrice piacentina Elena Murelli (Lega) e dal senatore Marco Lombardo (Azione). Una missione che ha toccato diversi luoghi: la New Cold a Fiorenzuola, la Moncler e la Gxo a Castel San Giovanni. Visite a cui si è aggiunta anche l’ispezione dei carabinieri del Nas ad Amazon.
“Abbiamo già visitato diverse realtà in Italia e possiamo dire che anche qui a Piacenza notiamo miglioramenti nel settore – è il commento di Magni – d’accordo, c’è ancora tanto da fare. Ma anche grazie al protocollo sulla legalità siglato qualche anno fa in prefettura con i vari attori in campo possiamo dire che ci sono stati passi in avanti. Il protocollo non risolve ma aiuta. L’obiettivo è alzare il livello della cultura della legalità e sicurezza: investire in sicurezza non è un costo. Dalle parti sociali c’è stata ampia disponibilità al confronto”.
Ma per risalire la china il settore della logistica – 14mila addetti in tutta la provincia, la maggior parte dei quali stranieri – ha bisogno di più servizi. Ed è su questo tasto che ha battuto Murelli: “Si è ravvisata la necessità di mettere sempre di più la persona al centro. E dunque si è ragionato di mobilità, di integrazione e di housing sociale. C’è bisogno di piste ciclabili sicure che fungano da collegamento con i centri abitati, sia in città che in provincia. Occorre favorire l’integrazione attraverso la formazione in lingua italiana e il contatto costante con i servizi sociali. Urgono alloggi a disposizione degli addetti. Sono stata particolarmente lieta di aver portato la commissione sul nostro territorio”.
Nell’ambito della missione la delegazione ha incontrato in prefettura i firmatari del Protocollo d’Intesa per la legalità e la qualificazione degli appalti di facchinaggio, logistica e movimentazione merci: “Il protocollo non è statico – ha detto il prefetto Paolo Ponta – è uno strumento in costante aggiornamento all’insegna del coinvolgimento”.
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