I dipendenti della Provincia amano la bici, ma usano l’auto per andare al lavoro
04 Febbraio 2025 10:50
La Provincia di Piacenza ha adottato il Piano spostamenti casa-lavoro (Pscl), un’iniziativa mirata a promuovere la mobilità sostenibile tra i dipendenti delle aziende e delle pubbliche amministrazioni con oltre 100 dipendenti.
Questo piano rientra nel Decreto Rilancio e si propone di ridurre l’uso del traffico veicolare privato, incentivando modalità di trasporto più ecologiche e alternative.
Ai dipendenti è stato somministrato un questionario, strutturato in quattro sezioni: situazione di base (età, distanza dalla sede, tempi di percorrenza), scelte di mobilità effettuate, propensione al cambiamento, suggerimenti per migliorare gli spostamenti.
Circa l’82% dei dipendenti ha risposto, fornendo dati utili per orientare le scelte del piano.
Risultati principali del questionario
Il questionario ha raccolto 89 risposte, corrispondenti all’82% dei dipendenti, quindi il campione è altamente rappresentativo.
Età dei partecipanti: la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella compresa tra i 50 e i 60 anni (47%), seguita dalla fascia 40-50 anni (28%). Il 58% dei dipendenti ha un’età superiore ai 50 anni, mentre solo il 14% è sotto i 40 anni.
Distanza dal luogo di lavoro: la maggior parte dei partecipanti (56%) percorre meno di 5 chilometri per raggiungere il lavoro, con il 19% che vive entro i 2 chilometri e il 37% che percorre tra 2 e 5 chilometri. Il restante 44% è suddiviso tra le distanze da 5 a 20 chilometri e oltre i 20 chilometri.
Tempo di spostamento: circa il 65% impiega meno di 30 minuti per arrivare al lavoro. La maggior parte delle persone non ha riscontrato differenze significative tra il tempo di andata e ritorno, sebbene alcuni facciano ulteriori spostamenti sistematici, come accompagnare figli a scuola o fare la spesa. Solo il 16% impiega più di 40 minuti, ma questo riguarda i dipendenti che vivono a oltre 20 chilometri dalla sede.
Modalità di trasporto: l’auto è il mezzo di trasporto più utilizzato, con alcuni che combinano più mezzi come treno+bus o auto+bici.
In estate, l’auto è ancora predominante, ma si nota un aumento dell’uso della bicicletta. La moto, gli spostamenti a piedi e in bicicletta sono le soluzioni che ottengono punteggi più alti in termini di soddisfazione. L’auto è quella con il punteggio di soddisfazione più basso, ma comunque superiore alla metà del punteggio massimo.
Soddisfazione per il trasporto: il grado medio di soddisfazione per i mezzi di trasporto è stato di 3,4 su 5. Chi utilizza mezzi come la moto, la bicicletta o si sposta a piedi è particolarmente soddisfatto. Gli utenti dell’auto mostrano una soddisfazione inferiore.
Motivazioni delle scelte di trasporto: la principale motivazione per la scelta del mezzo è l’autonomia (indicato da più della metà degli intervistati).
Seguono la durata del viaggio e la difficoltà di parcheggio.
Le carenze nel trasporto pubblico (corsa poco regolare, fermate distanti, assenza di mezzi) sono state menzionate da una minoranza.
Altri spostamenti sistematici: circa il 40% dei partecipanti effettua spostamenti aggiuntivi legati alla famiglia, alla spesa o per motivi ricreativi.
Costo del trasporto: circa la metà dei partecipanti spende meno di 50 euro al mese per il trasporto. Solo il 9% spende più di 100 euro.
Interesse per il trasporto pubblico (TPL): 30 dipendenti non sono disposti ad utilizzare il trasporto pubblico. Tra quelli disposti, le principali condizioni sono il miglioramento dei tempi di spostamento, una riduzione dei costi tramite contributi e orari che coincidano con quelli del lavoro.
Giudizio sul servizio di TPL: le valutazioni per il servizio pubblico sono basse, con un punteggio tra 2 e 3 per la maggior parte degli aspetti (tariffe, comfort, ecc.).
La puntualità è l’aspetto più importante, con un punteggio medio di 4,5.
Bicicletta: più della metà degli intervistati non usa la bicicletta ma sarebbe disposto a farlo, soprattutto se esistessero più piste ciclabili e la distanza di viaggio non fosse significativamente superiore a quella attuale.
Sharing Mobility: la propensione a utilizzare car sharing e bike sharing è bassa, con la maggior parte che non è interessata a questa opzione.
Suggerimenti e osservazioni: i suggerimenti principali riguardano il miglioramento delle infrastrutture, come le piste ciclabili e i parcheggi, e il miglioramento del servizio di trasporto pubblico. Alcuni hanno proposto l’uso della bicicletta anche per motivi di lavoro e hanno chiesto una maggiore disponibilità di smart working.
Sintesi dei suggerimenti e soluzioni proposte
Trasporto pubblico: l’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico tramite contributi per gli abbonamenti potrebbe essere una soluzione efficace. Potrebbero essere esplorate opzioni per ampliare l’integrazione tariffaria.
Bicicletta: un miglioramento delle piste ciclabili e della loro manutenzione, oltre ad una maggiore sicurezza, è visto come un passo importante.
La possibilità di utilizzare la bicicletta per motivi di lavoro dovrebbe essere presa in considerazione.
Parcheggi: la difficoltà di parcheggio è un tema ricorrente, con richieste per parcheggi più accessibili e a basso costo.
In generale, c’è una buona apertura verso soluzioni alternative all’auto, come il trasporto pubblico e la bicicletta, a condizione che vengano migliorate le infrastrutture e che vengano offerti incentivi economici.
Sharing mobility: non è ancora molto diffusa tra i dipendenti, probabilmente per una scarsa conoscenza delle opzioni disponibili. Tuttavia, un maggiore utilizzo di questa modalità avrebbe benefici ambientali significativi, come la riduzione del traffico nelle zone centrali e un miglioramento del comfort per i dipendenti. Ad esempio, combinare l’uso dell’auto privata con parcheggi scambiatori o il trasporto pubblico extraurbano potrebbe ottimizzare i tempi di spostamento. Si propone di avviare una campagna informativa per sensibilizzare il personale riguardo queste opportunità.
Car pooling: ovvero la condivisione dell’auto tra dipendenti, ha effetti positivi sul traffico e sull’ambiente, ma al momento è poco praticato. Si suggerisce di incentivare questa pratica riservando alcuni posti auto per chi partecipa al programma. Prima di lanciare l’iniziativa, è necessario sondare l’interesse tra i dipendenti e verificare la disponibilità di posti auto.
Mobilità elettrica: ha un impatto positivo sull’ambiente, ma risulta poco utilizzata. Si propone di incentivarne l’uso tra motocicli, biciclette e monopattini, attraverso l’installazione di una stazione di ricarica nel cortile di via San Giovanni, previo studio di fattibilità tecnica e costi.
Smart working: già applicato dalla Provincia riduce gli spostamenti casa-lavoro, con effetti positivi su traffico, emissioni e stress. Si ritiene utile continuare a promuovere questa modalità di lavoro per gli obiettivi del Pscl.
Infine, si propone una campagna di sensibilizzazione che includa comunicazioni periodiche via email, intranet, social media e manifesti in punti strategici dell’ente.
Potrebbe anche essere utile aderire alla Settimana Europea della Mobilità, che promuove comportamenti favorevoli alla mobilità sostenibile.
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