Un anno di eventi e successi: Guida Michelin, alpini e un Oscar
01 Gennaio 2020 00:10
Il 2019 di Piacenza è stato illuminato da un pioggia di stelle. La guida Michelin, “bibbia” internazionale dell’enogastronomia di qualità, ha scelto il Teatro Municipale per la presentazione dell’attesissima guida 2020, richiamando nella nostra città chef, esperti e critici da tutto il mondo.
E Piacenza ha brillato, mettendo in mostra le sue bellezze artistiche e architettoniche e abbracciando Isa Mazzocchi e Daniele Repetti, i due cuochi a cui è stata confermata la prestigiosa stella.
A proposito di cibo ed eccellenze, a inizio giugno ha fatto registrare oltre 40mila presenze il Gola Gola Festival: tra incontri, cooking show, mercatini, ristoranti open air e laboratori il centro di Piacenza è stato un trionfo di sapori, affiancato da proposte culturali e momenti di divertimenti per i più giovani.
Un’invasione ancora maggiore è arrivata a fine ottobre con il Raduno del Secondo Raggruppamento che ha portato in città gli alpini provenienti da Emilia Romagna e Lombardia: tre giorni in cui le penne nere hanno raggiunto la nostra città in pullman, treno e auto per un raduno che ha vinto anche contro il maltempo, rinsaldando e rilanciando il legame con Piacenza, nato con l’adunata nazionale del 2013.
Per qualche giorno, la nostra provincia è balzata alle cronache nazionali per una polemica legata alla trasmissione Rai “Il Borgo dei Borghi”: Bobbio ha trionfato, superando la siciliana Palazzolo Acreide grazie al voto della giuria di esperti, che ha ribaltato l’esito del televoto. A guidarla, il critico Philippe Daverio, che di Bobbio è cittadino onorario e che è stato investito da accuse di conflitto di interessi e addirittura oggetto di un’interrogazione alla commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai.
Tutto risolto con una stretta di mano dal sindaco bobbiese Roberto Pasquali, che ha sancito così la “pace” con il collega siciliano.
Nel 2019, c’è stato addirittura un pezzetto di Piacenza che ha trionfato nella notte degli Oscar andata in scena a fine febbraio a Los Angeles: il “figlio di Morfasso” John Casali ha vinto la prestigiosa e ambita statuetta per il suono di Bohemian Rhapsody, film incentrato sulla vita del cantante dei Queen Freddy Mercury. Casali è figlio di emigranti che, subito dopo il termine della Seconda Guerra mondiale si sono trasferiti dalla Valdarda a Londra. In estate è tornato nella sua terrà per condividere l’Oscar con tutti i morfassini.
A proposito di cinema d’eccellenza, il regista bobbiese Marco Bellocchio ha firmato uno dei film italiani più apprezzati dell’anno: “Il Traditore”, dedicato al pentito di mafia Tommaso Buscetta, ha fatto incetta di premi e riconoscimenti, venendo anche scelto come film italiano in corsa proprio per gli Oscar.
Il 2019 è stato un anno di novità per Telelibertà: oltre ai consueti appuntamenti con il TGL e le ormai collaudate Nel Mirino, Zona Calcio e Zona Sport, nel corso dell’anno sono andate in onda produzioni di qualità come Quarta Dimensione (dedicata alla storia di Piacenza raccontata dallo studioso Manrico Bissi), Artshow, Pronto in tavola e gli speciali Disagiovani, con il confronto tra ragazzi, adulti e istituzioni. Un modo per conoscere e raccontare ancora meglio tutto quanto accade nel nostro territorio. Tutto confermato anche per il 2020.
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