Stasera Lella Costa e Jacopo Veneziani al Festival di Veleia. Ultimi posti

03 Luglio 2022 04:55

Dopo l’emozione della serata d’apertura con un ispirato Alessandro Bergonzoni, il Festival di Teatro Antico di Veleia continua domenica 3 luglio, con il secondo attesissimo appuntamento che vedrà in scena insieme Lella Costa e Jacopo Veneziani.

E’ un evento speciale ideato dalla direttrice artistica Paola Pedrazzini che l’ha proposto a Lella Costa e a Jacopo Veneziani (una grande artista e un giovane studioso, provenienti quindi da milieux culturali differenti) e che loro hanno accolto, accettando di abbandonare la loro “confort zone” per esporsi a contaminazioni, fidandosi di una suggestione culturale. Il tema della serata che si preannuncia alquanto interessante ruota intorno alle “muse ispiratrici”: custodi della Cultura e delle Arti, invocate dai poeti come ispiratrici, le Muse, originariamente divinità nella mitologia greca, sono figure femminili spesso in carne ed ossa (amanti, modelle, mogli, allieve…), “protagoniste” della storia della Letteratura e dell’Arte, nascoste dietro le parole dei poeti o le immagini degli artisti che le hanno immortalate.

Dalla Beatrice di Dante a Simonetta Vespucci (la Venere di Botticelli) le appassionanti storie delle tante “Muse” e degli artisti che le hanno amate sono al centro di un’indagine unica ideata per il Festival che vede insieme in scena una delle autrici e attrici più amate del nostro teatro, Lella Costa e il giovane critico d’arte e divulgatore Jacopo Veneziani.

Disponibili gli ultimi posti, aggiunti per l’occasione per venire incontro alle tante richieste, chiamando il numero: 324.9297592 sabato dalle ore 16.00 alle 19.30 e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 (o direttamente all’ingresso dell’area archeologica fino a esaurimento posti).

Dopo l’incontro-spettacolo, degustazione di vini e salumi piacentini. www.veleiateatro.com

LELLA COSTA – Attrice, scrittrice e doppiatrice, Lella Costa è nata a Milano nel 1952. Si laurea in Lettere e poi si iscrive all’Accademia dei Filodrammatici. Inizia a recitare a partire dagli anni Settanta, accanto a Massimo De Rossi e debutta a teatro nel 1980 con “Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze” di Stella Leonetti, il primo dei suoi tanti monologhi. A seguire ne vengono infatti molti altri, alcuni scritti di suo pugno altri con la firma di grandissimi scrittori italiani contemporanei come Alessandro Baricco o supportati dalle musiche di Ivano Fossati: “Adlib” (1987), “Coincidenze” (1988), “Malsottile” (1990), “Due, abbiamo un’abitudine alla notte” (1992), “Magoni” (1994), “Stanca di guerra” (1996), “Un’altra storia” (1998), “Precise parole” (2000), “Traviata, l’intelligenza del cuore” (2003), “Alice, una meraviglia di paese” (2003), “Sherazade” (2005), “Amleto” (2007) e “Ragazze” (2009). Dopo i primi successi di teatro e cabaret comincia a frequentare trasmissioni televisive, tra cui “Ieri, Goggi e domani”, “Omnibus”, “La TV delle ragazze”, “Fate il vostro gioco”, “Ottantanonpiùottanta”, “Il gioco dei nove” e “Maurizio Costanzo Show”, e partecipa ad alcuni film (“Ladri di saponette”, 1989, di Maurizio Nichetti; “Visioni private”, 1990, di Francesco Calogero). Lella Costa ha attraversato e vissuto tutti i modi di fare spettacolo, dal cinema, alla tv, alla radio, ma soprattutto al teatro, affermandosi come una delle migliori attrici della scena italiana e una delle più brillanti monologhiste, che ha fatto del femminismo e del femminile la sua chiave di volta. Affianca da sempre alla carriera anche un profondo impegno sociale, collaborando attivamente con Emergency, o per la causa contro il femminicidio attraverso il suo monologo “Ferite a morte”. È presenza fissa al Festivaletteratura di Mantova. È anche autrice di libri, tra i quali ricordiamo “Amleto, Alice e la Traviata” (Feltrinelli, 2008), “Come una specie di sorriso” (Piemme, 2012), “Ciò che possiamo fare” (Solferino, 2019) e “Intelletto d’amore. Quattro donne e un poeta, Dante Alighieri” (Solferino, 2021) con Gabriele Vacis.

JACOPO VENEZIANI – Jacopo Veneziani (1994) è dottorando in Storia dell’arte moderna alla Sorbona di Parigi. Ha tenuto conferenze nelle università di Milano, Berlino, Londra, Oxford, Edimburgo e Montreal. Nel 2015 si è iscritto a Twitter creando l’hashtag #Divulgo per parlare di opere d’arte poco note e di beni culturali italiani al di fuori dei circuiti turistici tradizionali. Nel 2020 ha pubblicato #Divulgo. Le storie della storia dell’arte (Rizzoli). In libreria dall’aprile 2021, Simmetrie. Osservare l’arte di ieri con lo sguardo di oggi (Rizzoli), in cui svela i possibili legami tra artisti lontani nel tempo, come Pollock e Masaccio, Magritte e Vermeer o Rothko e Friedrich. Dal 2020 ha una rubrica settimanale nel programma Le parole della settimana, condotto da Massimo Gramellini su Rai Tre. È intervenuto a Sapiens – Un solo pianeta (Rai Tre) ed è stato giurato dell’ultima edizione de Il Borgo dei Borghi (Rai Tre).

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