Sabato i “Racconti d’acqua” su Telelibertà: quattro documentari da non perdere

14 Ottobre 2022 10:03

Dal 15 ottobre, in quattro puntate settimanali, tutti i sabato dalle 20.30, fino al 5 novembre prende il via su Telelibertà la nuova serie “Racconti d’acqua”, titolo suggestivo per un format realizzato da Luigi Ziotti, a più mani con i suoi simbiotici collaboratori, che ci accompagnerà a distanza ravvicinata tra fauna, flora e umanità dei nostri ambienti fluviali, dal Grande Fiume ai rivoli meno conosciuti, e non solo.

“Da tempo con Elisabetta Premoli, Rodolfo Villaggi e Marisa Cella pensavamo ad un lavoro di questo tipo, per raccontare gli ambienti fluviali e acquatici del nostro territorio e del nostro Appennino, non solo da un punto di vista ambientale e naturalistico, ma anche antropologico” spiega Ziotti.

L’umanità emergerà soprattutto nella terza puntata realizzata da Luigi Del Matti su un’insegnante di Pontenure che studia i corsi delle nostre valli, e nel secondo episodio dedicato ad una persona che ha dato la sua vita alla pesca, diventando un professionista dopo aver seguito le orme paterne fin da bambino, risalendo li Grande Fiume in ogni stagione.

Prepariamoci ad aprire il cuore e strabuzzare gli occhi, per accogliere narrazioni inedite e immagini di grande suggestione, per fare spazio ad una nuova possibilità di scoperta, conoscenza e consapevolizzazione sulle meraviglie non solo naturali del nostro territorio.

IL PALINSESTO DELLE PUNTATE

“Un altro giro d’acqua” (di Rodolfo Villaggi) è il titolo della prima puntata, sabato 15 ottobre alle 20.30. Un documentario dedicato a ciò che vive e cresce sopra, sotto ed attorno alla superficie dell’acqua di fiumi, laghi, rivoli, torrenti e pozzanghere della nostra provincia.

Sabato 22 ecco “Sono nato sul fiume” (di Marisa Cella e Luigi Ziotti): la storia di un umile pescatore che ha seguito le orme del padre.

La terza puntata di sabato 29 ci porterà tra “L’insegnante, il musicista e l’acqua” (di Luigi Del Matti): grazie alle riprese di una maestra di Pontenure si scoprirà il misterioso torrente del Curiasca che scende fra alti parete di roccia e le meraviglie dell’ambiente del Trebbia e Aveto.

Il 5 novembre si chiuderà con “Po, il nostro gigante” (di Carlo Braccio): un fotografo appassionato del fiume Po racconta la sua esperienza a contatto con il Grande Fiume, il monumento più antico che Piacenza possa vantare.

 

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