Giorgio Napolitano eletto Presidente della Repubblica, primo a fare il bis

20 Aprile 2013 17:50

Ore 18.16 – Giorgio Napolitano è stato eletto Presidente della Repubblica con 738 voti. Per il Capo dello Stato uscente è arrivata la conferma dopo i sette anni di mandato appena terminati. E’ il candidato di tutte le forze parlamentari ad eccezione di Sel e del Movimento 5 Stelle, che hanno votato per Stefano Rodotà (217 preferenze). Napolitano è il primo Presidente della Repubblica ad essere eletto per un secondo mandato, si apre adesso la difficile partita per l’indicazione del nuovo premier e la composizione del governo. Si va verso un accordo tra Pd, Pdl e Scelta Civica, con Giuliano Amato in pole position per assumere il ruolo di presidente del Consiglio.

Tra coloro che hanno votato per Napolitano ci sono anche i tre parlamentari piacentini del Pd, Pierluigi Bersani, Maurizio Migliavacca e Paola De Micheli. “Sono più serena dei giorni scorsi – afferma quest’ultima – e sono soprattutto contenta per il nostro Paese, che è già stato rappresentato alla grande da lui in questi sette anni. Sarà l’uomo della pacificazione, ci indicherà la strada giusta per avere un governo per rispondere alle esigenze degli italiani”. Dalla deputata piacentina (che ha rivelato come nei prossimi giorni si cercherà di far recedere Bersani dalla decisione di dimettersi da segretario) una critica al Movimento 5 Stelle: “Non hanno avuto neppure la dignità di alzarsi in piedi ed applaudire colui che rappresenta la figura che unisce l’Italia”.

Proprio i grillini stanno organizzando una manifestazione di protesta a Roma: “Qualcuno andrà anche da Piacenza – rivela il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Andrea Gabbiani – perchè è doveroso portare anche la nostra voce: per l’ennesima volta l’Italia aveva l’occasione di voltare pagina e finirla con i giochetti della vecchia politica, ma non hanno voluto farlo. Tra l’altro noi puntavamo su Stefano Rodotà, una persona onesta e capace, che sarebbe andata benissimo anche al centrosinistra. Ma hanno scelto di stare con Berlusconi”.

Ore 14.25 – Giorgio Napolitano dice sì alla candidatura per un secondo incarico. “Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato – si legge in una nota del Quirinale – ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità”.

Ore 13.30 – Nulla di fatto dopo la quinta votazione per la rielezione del Presidente della Repubblica. Dopo lo spoglio le schede bianche risultavano 445, Rodotà ha raccolto 210 voti, Napolitano 20. Si attende entro le 15 la decisione di Giorgio Napolitano riguardo la sua ricandidatura per un mandato bis, ma tutto fa pensare che abbia accettato. Alle 15 la Camera si riunisce per iniziare la sesta votazione.

Ore 12.04 – Il dimissionario Bersani chiede che Napolitano si ricandidi
Questa mattina, Pierluigi Bersani, accompagnato da Gianni Letta, è salito al Quirinale per un colloquio con Giorgio Napolitano. All’incontro è arrivato anche Silvio Berlusconi. Il segretario dimissionario del Pd ha chiesto ufficialmente al Presidente della Repubblica di dare la propria disponibilità alla sua rielezione.

Ore 9.40 – Il dimissionario Bersani a colloquio da Napolitano
Dopo il caos legato al fallimento della candidatura di Romano Prodi, è iniziata poco dopo le 10 la quinta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Gli orientamenti emersi sono la conferma di Rodotà per Movimento 5 Stelle e Sel, scheda bianca per il Pd mentre il Pdl non vota. Il quorum richiesto è del 50%.

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