Non passa la proposta del bollino nero per il vino. Soddisfatte le associazioni

16 Febbraio 2022 16:52

“E’ stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea”. Coldiretti Piacenza applaude il lavoro di squadra dei parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone.

Dario Panelli, responsabile vitivinicolo di Coldiretti Piacenza sottolinea l’importanza della decisione del Parlamento europeo, in un momento in cui anche i viticoltori stanno affrontando non poche difficoltà a causa delle speculazioni e dei continui aumenti dei costi delle materie prime. Al riguardo, Coldiretti ha messo in luce come in controtendenza rispetto all’andamento generale siano calati dell’1,2% i prezzi al dettaglio di vendita del vino, a fronte però di un balzo dei costi di produzione a carico delle cantine del 12% a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti.

Temi affrontati anche all’evento rivolto nel pomeriggio di mercoledì 16 febbraio alle cantine emiliane associate alla Coldiretti e intitolato “Emilia: Viticoltura e vini di un territorio, Stato dell’arte e opportunità per il settore”, un momento di informazione importante sui servizi e sulle attività svolte da Coldiretti a favore delle imprese, con un focus dedicato sulle normative e alle opportunità per il futuro del settore vitivinicolo emiliano.

Anche Confagricoltura Piacenza ha espresso soddisfazione per la decisione del parlamento Europeo. “Ormai quotidianamente riceviamo bordate alle nostre filiere e alla nostra produttività – commenta il presidente Filippo Gasparini -. Sono il risultato di un pensiero comune che ha perso il valore delle nostre radici culturali, compresa la consapevolezza del valore della dieta Mediterranea, del cibo e del buon bere, del sapersi alimentare con equilibrio e in modo sano, un patrimonio che è una ricchezza che andrebbe protetta”. Non lo si doveva neppure mettere in discussione” conclude Gasparini.

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