Elezioni, Polledri e Gandolfini: “Sì alla vita, difenderla è una scelta”

07 Giugno 2022 15:34

 

“In questi giorni siamo chiamati a scegliere il nostro futuro, Cantoni diceva che per anni abbiamo raccolto quello che è stato seminato negli oratori, nella società civile, anche nella politica, oggi dobbiamo tornare a seminare, non basta il pre politico perché le leggi contro la famiglia cambieranno la storia.”

Così introduce l’incontro Massimo Polledri, candidato al Consiglio comunale di Piacenza per la lista Lega, “Per dare voce a chi non ha voce” che si è svolto ieri, 6 giugno, nella cornice di Spazio Rosso Tiziano.

Massimo Gandolfini, leader del Family Day, ripercorre le tappe della creazione del movimento, la cui spinta viene dal 2004 referendum sulla procreazione assistita e poi dalla manifestazione di un milione di persone del Family Day perché “la sensibilità più profonda del popolo italiano è a favore della vita, e bisognava dare vita a un movimento che rappresentasse questo valore, qualcuno che ci mettesse la faccia. Anche oggi, contro il sistema dominante siamo ad essere, per essere testimoni oggi, prendendo decisamente, chiaramente e senza interesse personale, la causa della vita, della famiglia e della libertà educativa come e diffondere i nostri valori, come qui a Piacenza fa Massimo Polledri. Stiamo discutendo in Senato il disegno Bazoli, che di fatto legalizzerà la morte di stato, e siamo chiamati a votare per chi condanna ogni azione che determini la morte di una persona. Dobbiamo scegliere i candidati e le forze politiche che difendono la vita.”

E’ intervenuta anche il candidato sindaco Patrizia Barbieri: “Sono stati anni molto difficili per la famiglia e noi ci siamo impegnati per il nostro welfare, soprattutto per evitare l’isolamento, garantendo l’eliminazione delle liste di attesa per l’assistenza agli anziani. Abbiamo anche sostenuto con progetti specifici i giovani, perché dopo il Covid abbiamo avuto fare fronte a diverse emergenze con l’acuirsi di gravi patologie come l’anoressia, la bulimia fino agli hikikomori”. Barbieri ha sottolineato “l’importanza di una attenzione al ceto medio che oggi non si rivolge al sociale per pudore e vergogna e che deve trovare uno spazio ed una risposta anche con le competenze sociali. Per questo sta definendo le priorità anche del nuovo assessorato alla sanità”.

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