CRV – Incardinata la proposta di Piano faunistico venatorio regionale 2021-2026

07 Luglio 2021 18:30

Nel corso della seduta odierna della Terza commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Marco Andreoli (Liga Veneta), Vicepresidente Cristina Guarda (Europa Verde), alla quale ha partecipato l’Assessore regionale Cristiano Corazzari, è stato incardinato e successivamente illustrato il Progetto di legge regionale n. 77, d’iniziativa della Giunta regionale, rubricato “Piano faunistico-venatorio regionale (2021-2026), rideterminazione del termine di validità del piano faunistico-venatorio regionale approvato con legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 e modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 Norme per la protezione della fauna e per il prelievo venatorio”. La Commissione, in via preliminare, si è soffermata soprattutto sulle modalità di esame e di audizione dei portatori d’interesse relative alla corposa proposta legislativa che di seguito è stata presentata ripercorrendone il complesso iter istruttorio. La proposta si struttura in quattro capi e nove articoli. In sintesi, al Capo I, si prevede di rideterminare al 31 gennaio 2022 la validità del PFVR 2007-2012, al fine di garantire la realizzazione dell’imminente stagione venatoria 2021/2022 in un contesto programmatorio e gestionale definito; il Capo prevede, come per le precedenti rideterminazioni del termine di validità e per le predette motivazioni, che non trovano applicazione le previsioni di cui al comma 2 dell’articolo 3 del Regolamento di Attuazione al vigente PFVR 2007-2012 relative al rinnovo degli organi gestionali degli Ambiti Territoriali di Caccia. Al Capo II, relativo al PFVR 2021-2026, si provvede all’approvazione del PFVR 2021-2026, con indicazione dei documenti di piano e dei documenti di valutazione ambientale connessi al Piano stesso, e si provvede alla definizione della validità e della decorrenza del PFVR 2021-2026, individuata al giorno successivo alla chiusura della stagione venatoria 2021/2022. Al Capo III si individuano modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna e per il prelievo venatorio”, funzionali a garantire una efficace attuazione delle previsioni di piano. Al Capo IV, relativo a disposizioni transitorie e abrogazioni, si prevedono misure finalizzate a garantire continuità agli organi gestionali di ambiti territoriali di caccia e di comprensori alpini sino all’insediamento dei nuovi organismi gestionali in attuazione del PFVR 2021-2026. L’esame più approfondito della Proposta proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione.

In apertura dei lavori della Commissione, è stata approvata all’unanimità la Proposta di Deliberazione Amministrativa n. 24 con la quale si prevede la modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 per il Veneto, l’estensione del periodo di programmazione al 2022 e l’integrazione delle relative risorse finanziarie. In sostanza, e in estrema sintesi, la proposta di modifica del PSR è motivata dai cambiamenti del quadro normativo dell’Unione Europea in relazione all’impatto della pandemia da Covid-19 sullo sviluppo rurale. Le risorse attribuite all’Italia sono state assegnate al PSR 2014-2020 di ciascuna Regione con Delibera del Consiglio dei Ministri del 17 giugno scorso che stanzia, a favore del Veneto, complessivamente oltre 392 milioni di euro che saranno assegnati a determinate Misure e Focus Area, in particolare alla Misura 4 che sostiene interventi mirati al miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globali dell’azienda agricola e la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli, e alla Misura 10 che risponde ai fabbisogni ambientali emersi nella fase di analisi e agli obiettivi agroclimatici e ambientali derivanti dalla Strategia “Europa 2020”. Il provvedimento può essere inserito all’ordine del giorno dei lavori d’Aula; relatore, il Consigliere segretario della Terza commissione, Nazzareno Gerolimetto (Zaia Presidente).

Di seguito, la Commissione ha approvato all’unanimità anche il Parere alla Giunta regionale n. 72 rubricato ‘Interventi nel settore della pesca e dell’acquacoltura cofinanziati dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP 2014-2020). Approvazione bando e settima apertura termini per la presentazione delle domande di sostegno a valere sulla misura di intervento del Capo I “Arresto temporaneo delle attività di pesca” del Reg (UE) n. 2020/560 articolo 1, modifiche del regolamento (UE) n. 508/2014’, a favore della quale, in conseguenza dell’epidemia Covid-19, sono stati resi disponibili oltre 1,7 milioni di euro a beneficio delle imprese di pesca e di acquacoltura del Veneto.

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