CRV – Prima commissione – Votata la proposta del programma 2023 del Corecom Veneto

05 Ottobre 2022 12:21

La Prima commissione consiliare permanente, presieduta da Luciano Sandonà (Lega/LV), vicepresidente Vanessa Camani (Pd), ha votato la proposta del programma di attività del Comitato regionale per le Comunicazioni del Veneto – Corecom – per l’anno 2023 (PDA n. 50/2022).

Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato il consigliere Silvia Cestaro (Lega/LV), Correlatore Vanessa Camani.

Il Programma è stato illustrato dal Presidente del Corecom Veneto, avv. Marco Mazzoni Nicoletti, che ha delineato “le attività che abbiamo intenzione di portare avanti nel 2023, sia esercitando funzioni proprie sia assolvendo a funzioni delegate”. Il presidente ha indicato i principali obiettivi del Comitato e ha in particolare ricordato “il successo riscosso dal convegno che abbiamo voluto e organizzato a Venezia nel mese di luglio 2022, incentrato sulla regionalizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo attraverso la RAI. In quell’occasione, l’Università degli Studi di Verona ha presentato i risultati di uno studio di approfondimento delle basi giuridiche della regionalizzazione, che le era stato commissionato, riscuotendo ampi consensi. L’auspicio, ora, è che possa essere formulata una proposta di legge sulla regionalizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo, dando così alla nostra regione un’ampia finestra per diffondere le nostre eccellenze e i nostri prodotti tipici”.

Ricordiamo che, in forza della L.R. 18/2001, il Corecom Veneto è organo di consulenza e di gestione della Regione e di controllo in materia di comunicazioni. Tra le sue competenze: formulare proposte di parere sullo schema di piano nazionale di assegnazione e di ripartizione delle frequenze trasmesso alla Regione, nonché sui bacini di utenza e sulla localizzazione dei relativi impianti; esprimere parere preventivo sui provvedimenti che la Regione adotta per disporre agevolazioni a favore di emittenti radiotelevisive, di imprese di editoria locale e di comunicazioni operanti nella regione, nonché sui Disegni di legge regionali disciplinanti in tutto o in parte la materia rientrante nel settore delle comunicazioni; curare la tenuta e l’aggiornamento del Registro regionale delle imprese radiotelevisive.

Il Corecom è altresì organo funzionale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – AGCOM – Su delega dell’Autorità, svolge funzioni di governo, garanzia e controllo di rilevanza locale del sistema delle comunicazioni, tra cui la conciliazione e la definizione delle controversie tra enti gestori dei servizi di comunicazione elettroniche e utenti, nonché l’esercizio del diritto di rettifica con riferimento al settore radiotelevisivo locale.

Inoltre, il Corecom gestisce i fondi assegnati alla Regione del Veneto dal Ministero dello Sviluppo Economico, per i rimborsi alle emittenti radiotelevisive per la trasmissione di messaggi elettorali autogestiti a titolo gratuito (MAG), durante le campagne elettorali e referendarie.

Il quadro finanziario per la realizzazione delle attività programmate per il 2023, prevede, in continuità con i precedenti esercizi, la seguente dotazione di risorse: Funzioni proprie: euro 172.000,00 per indennità e rimborsi del Presidente e dei quattro componenti del Comitato (IRAP inclusa); euro 125.000,00, per spese attinenti la realizzazione delle attività previste dal Programma di Attività 2023 (servizi, beni di consumo, organizzazione eventi, etc.). Funzioni delegate: euro 183.531,00 a titolo di finanziamento annuale da AGCOM per l’esercizio delle funzioni delegate; euro 120.000 a titolo di finanziamento statale vincolato (Ministero dello Sviluppo Economico) per il rimborso alle emittenti radiotelevisive per la trasmissione di messaggi elettorali autogestiti a titolo gratuito (MAG), in occasione di campagne elettorali e/o referendarie.

Nel 2023, il Corecom Veneto, tra i diversi obiettivi, ha intenzione di proseguire e sviluppare le azioni già avviate: la valorizzazione delle attività e dei servizi forniti, promuovendone una più ampia conoscenza e fruibilità nel territorio, attraverso una più incisiva campagna di comunicazione, sui media tradizionali e nuovi; la tutela dei minori, da un lato riorganizzando e promuovendo le azioni e i servizi all’utenza già in essere (monitoraggio televisivo, Sportello Help Web Reputation, media education), dall’altro sviluppando e promuovendo, in stretto coordinamento e sinergia con gli altri soggetti pubblici coinvolti (Ufficio scolastico regionale, Polizia Postale, Garante dei diritti della Persona, etc.), iniziative e azioni specifiche anche in tema di cyberbullismo; il proseguimento delle forme di consultazione con la sede regionale della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, per individuare percorsi di miglioramento dell’accesso e dell’utilizzo degli spazi di programmazione radiotelevisiva messi a disposizione dalla RAI regionale, alle categorie di soggetti operanti nei diversi ambiti dell’attività sociale e culturale; la regionalizzazione dei servizi pubblici di telecomunicazione e radiotelevisione, proponendo all’attenzione e valutazione del Consiglio regionale le conclusioni del progetto di ricerca, supportando eventuali approfondimenti del tema finalizzati alla formulazione di concrete proposte legislative.

Nel corso del 2023, il Corecom Veneto continuerà in particolare ad assolvere il compito istituzionale di prestare la propria consulenza alle strutture amministrative di Consiglio e della Giunta regionale che chiedano di essere affiancate nella predisposizione di atti in tema di comunicazione, nonché nel rilascio dei pareri preventivi su disegni di legge o provvedimenti che riguardino la materia della comunicazione.

Ricordiamo che, oltre al presidente, avv. Marco Mazzoni Nicoletti, il Corecom Veneto ha come componenti: Fabrizio Comencini, Stefano Rasulo, Enrico Beda ed Edoardo Figoli.

La commissione ha poi votato all’unanimità la presa d’atto del Rend 111/2022 “Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) ‘Euregio Senza Confini rl’, relazione anno 2021”.

Il GECT, istituito ai sensi del Regolamento (CE) n. 1082/2006, è un organismo di cooperazione tra Regione del Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia e Land Carinzia, con lo scopo di favorire, facilitare e promuovere tra i suoi componenti la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nell’Unione europea, attuando progetti comuni per lo sviluppo dei rispettivi territori e per le popolazioni di confine coinvolte.

Il Consiglio regionale ha approvato, in data 12 ottobre 2012, la L.R. n. 41 “Istituzione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) Euregio Senza Confini r.l.”, cui ha fatto seguito, il 27 novembre 2012, la sottoscrizione dello Statuto e della Convenzione da parte dei tre Presidenti di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia.

Gli organi del GECT sono: l’Assemblea, il Direttore e il Collegio dei Revisori dei Conti.

La gestione finanziaria, al 31 dicembre 2021, ha presentato un saldo finale di cassa di euro 1.257.583,00, generato soprattutto dalle economie realizzate nella gestione dei progetti europei. Il bilancio ha evidenziato un avanzo di esercizio di euro 223.382,00.

Il bilancio previsionale 2022-2024 del GECT evidenzia che sia i costi che i ricavi derivano per lo più dalle attività di attuazione dei progetti finanziati con fondi europei, nonché dai contributi annuali e da disponibilità proprie del GECT.

Ricordiamo che il GECT, ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto, può definire e attuare progetti di cooperazione territoriale negli ambiti di competenza dei componenti nei settori di comune interesse, con o senza il contributo finanziario comunitario. I costi relativi ai progetti del GECT che vengono attuati con il contributo finanziario comunitario gravano sulle uscite del bilancio del GECT ma vengono poi compensati con le entrate incassate a seguito dell’invio delle domande di rimborso dei progetti.

Nel 2021, è stata promossa, congiuntamente con il GECT Euregio Tirolo/Alto Adige/Trentino, un’azione sulla nuova programmazione europea 2021-2027, focalizzata sui cosiddetti ‘cross-border obstacles’, con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli transfrontalieri identificati grazie al contributo dei diversi livelli di governance coinvolti dai due GECT, rappresentativi dei territori dell’area di Programma. Sempre nel 2021, l’attività del GECT si è focalizzata nell’implementazione delle attività legate ai progetti cofinanziati dall’Unione europea in corso.

Per quanto riguarda la programmazione 2014-2020, in fase di conclusione, il GECT ha continuato nel 2021 ad implementare i progetti finanziati nell’ambito dei programmi INTERREG Italia-Austria e INTERREG Italia-Slovenia, superando alcune criticità legate al permanere della pandemia.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

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