Agricoltura sostenibile dalla concimazione alla nutrizione

12 Marzo 2023 00:00

Con la programmazione Pac appena partita, l’Unione Europea ha imboccato con decisione – o almeno con molte aspettative – la svolta green nella direzione di una produzione sempre più sostenibile, condotta con sistemi intelligenti che consentano di ottenere soddisfacenti risultati produttivi.

Per l’Italia e per il Consorzio Terrepadane non si tratta certo di una novità, in quanto gli sforzi nella direzione di una produzione sostenibile si susseguono incessantemente da decenni con il duplice obiettivo di salvaguardare l’ambiente e di garantire redditività adeguate alle aziende agricole.

In questa ottica, gli interventi migliorativi nell’impiego dei fertilizzanti ricoprono un ruolo strategico, visto che una gestione virtuosa di questi fattori produttivi si ripercuote positivamente sia sulle piante che sul terreno e costituisce un aspetto cruciale per il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi.

Ben consapevole di queste problematiche, Terrepadane ha modificato negli ultimi anni il proprio approccio alla fertilizzazione, passando da un sistema basato su interventi di concimazione, ad uno molto più moderno che privilegia invece la corretta nutrizione delle piante, puntando quindi a favorire interventi mirati.

«Conoscere i reali fabbisogni della pianta in funzione delle diverse fasi fenologiche – spiegano da Terrepadane – permette di intervenire nei momenti più delicati per lo sviluppo e per la produttività della coltura. Allo stesso modo però, per definire in modo preciso l’intensità e la modalità di somministrazione e la tempistica con cui intervenire, è fondamentale sapere nel dettaglio su quale tipo di terreno stiamo lavorando».

Se dunque con la tradizionale concimazione si apportavano elementi nutritivi in modo generico, molto spesso in eccesso e anche dove non servivano, un approccio basato sulla nutrizione della pianta punta a rispondere alle esigenze delle singole colture in modo preciso, garantendo da un lato la massima efficacia dell’intervento, e dall’altro la minor dispersione nell’ambiente dei principi nutritivi. Questo obiettivo lo si raggiunge o utilizzando prodotti innovativi con elevate componenti tecnologiche, ovvero molecole che migliorano l’efficienza del principio nutritivo, oppure formulazioni liquide con elementi prontamente disponibili che permettono la riduzione dei dosaggi.

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