JMG Cranes fa innovazione valorizzando le persone

25 Maggio 2023 10:05

L’azienda piacentina è un importante punto di riferimento, in Italia e non solo, nella realizzazione di gru pick&carry a batteria. È una storia fatta di passione, qualità e innovazione quella di JMG Cranes, una realtà che ha saputo superare gli ostacoli tecnici che 30 anni fa tenevano  il settore delle gru pick&carry ancorato a vecchi schemi, e che oggi rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo, in attesa di uscire anche dal Vecchio Continente.

Siamo nell’ambito delle macchine che sollevano grossi carichi trasportandoli senza l’ausilio di stabilizzatori. Si tratta di strumenti fondamentali per molti rami dell’industria, dall’automotive al petrolchimico, specialmente per le attività di manutenzione che richiedono operazioni delicate da effettuare in spazi ridotti. Ebbene, sono questi i settori serviti principalmente da JMG Cranes, che nel nuovo stabilimento di Sarmato  sviluppa e realizza gru capaci di gestire grandi portate (da 2 a 70 tonnellate) e che funzionano a batteria. Proprio quest’ultimo punto è cruciale nello sviluppo dell’azienda, basata su un know-how storico nella ricerca di soluzioni elettriche in questo settore. Una ricerca che ha portato buoni frutti vista la dimensione attuale di una realtà che, come racconta il presidente Maurizio Manzini, sta approcciando il mercato nord americano, forte di una crescita costante che sta continuando anche in questo 2023.

Il percorso di crescita

Nel 2007 Maurizio Manzini decide di mettere a frutto il proprio know-how ventennale nel settore delle pick&carry fondando JMG Cranes, facendo dell’innovazione tecnologica il cuore della nuova realtà produttiva. “Credevo moltissimo  nella soluzione della gru pick&carry elettrica – spiega il fondatore – e nei primi tre anni abbiamo realizzato prototipi utilizzando le nuove tecnologie che il mercato della componentistica offriva. E in questo senso il fatto di trovarsi tra Milano e Bologna ha aiutato. I fornitori mi hanno supportato nel sviluppare una nuova gamma di macchine, e siamo così riusciti a vendere prototipi sui mercati europei”.

Tra le tappe principali del percorso di JMG vi è il brevetto del 2010 relativo al braccio a sfilo proporzionale, grazie al quale le pick&carry riescono a muovere carichi con precisione millimetrica. E dal 2012 inizia una crescita importante per l’azienda in  termini di fatturato, offerta di prodotti e sviluppo delle proprie risorse umane.  È infatti centrale nella filosofia di Maurizio Manzini l’attenzione al benessere personale e professionale dei propri dipendenti (oggi circa 70).  Sono proprio le competenze delle persone ad aver generato il successo di JMG.

“Per le gru pick&carry la propulsione elettrica era già concepita negli anni ‘90 – racconta Manzini – ma eravamo sempre un passo indietro dal punto di vista tecnico. La prima cosa che ho fatto è stato assumere degli ingegneri, in modo da dar vita a quello che oggi è un ufficio tecnico strutturato di 15 elementi. L’obiettivo ora è quello di assumerne ancora di più”.

Le competenze necessarie

In questo settore, come in molti altri, non è sempre facile trovare nuove risorse in grado di mantenere alto il livello di innovazione in azienda. Per una realtà come JMG Cranes si tratta delle figure che andranno a progettare le macchine, o che svilupperanno tutta la parte software. Per questo, come spiega Maurizio Manzini, è fondamentale che l’azienda sia attrattiva non solo dal punto di vista economico, ma anche per quello che viene creato e per l’ambiente di lavoro che vi si trova. “Devo far vedere cosa faccio e come lo faccio – spiega il presidente – per convincere prima di tutto con la missione e la visione dell’azienda. Non è un caso se è stata un successo l’iniziativa con cui abbiamo tenuto l’azienda aperta al pubblico un sabato mattina, grazie alla quale abbiamo anche assunto delle persone”. E ora JMG Cranes sta intessendo rapporti con scuole e università per creare un ponte tra mondo della formazione e mondo del lavoro, e da inizio anno è stata introdotta una figura che segue solo il personale aziendale. “Tra poco avremo un nuovo capannone e stiamo finendo gli uffici dedicati ai tecnici, in modo da fornire un ambiente piacevole in cui mettere a frutto il proprio talento. E in questo senso parlo sia dei giovani che dei dipendenti più anziani. L’esperienza infatti non si compra, e per questo hanno anche loro una grande importanza”, conclude Manzini.

In arrivo la seconda tappa

del tour in Italia e in Europa

L’iniziativa sta avvicinando l’impresa ai propri clienti e rappresenta un’occasione per vedere da vicino il mondo del sollevamento elettrico

Il JMG Cranes Tour è iniziato. Era la fine di marzo quando NMG Italia, storico cliente del costruttore piacentino, ha organizzato il proprio open day e, in quell’occasione, ha ospitato il team JMG impegnato nella prima tappa ufficiale del tour che vedrà gran parte del team commerciale, marketing, tecnico e del service impegnati nei prossimi mesi in eventi speciali, che li porteranno vicino ai propri clienti e ai propri dealer.

E ora fervono i preparativi per il secondo pit stop, questa volta in provincia di Pordenone. Anche in questa occasione JMG sarà ospite di un suo affezionato cliente, Torre Montaggi. Appuntamento quindi a martedì 23 maggio presso la sede di Fiume Veneto (Praturlone).

La prima tappa

Denso e ben organizzato il programma delle giornate della prima tappa del tour, pensato appositamente per condurre per mano i visitatori nel mondo NMG Italia e JMG Cranes. Il team JMG, affiancato da Michele Vecchiato, CEO dell’azienda veronese, e dal suo staff, ha accompagnato i visitatori alla scoperta del vasto parco mezzi di questa solida realtà che fa dei sollevamenti e delle riallocazioni industriali il proprio core business. E che insieme alle macchine, offre esperienza e numerosi servizi tra cui noleggio a freddo, noleggio a caldo e progetti di industrial relocation chiavi in mano.

Presente anche una vasta area dedicata ai test delle macchine, in cui è stato possibile vedere dal vivo le caratteristiche più significative delle gru elettriche tra cui versatilità d’impiego, ottima manovrabilità e capacità di posizionarsi in ambienti angusti con carichi rilevanti, il tutto nel rispetto della sicurezza e dell’ambiente. Immancabile anche l’ospitalità tutta italiana di JMG e NMG

Italia, che hanno accolto e coccolato i propri visitatori con caffè di benvenuto, pranzo e aperitivo serale, ulteriori momenti che hanno unito la convivialità a ulteriori possibilità di dialogo, confronto e scambio di opinioni.

Sia per JMG Cranes che per NMG Italia si è trattato di una prima volta: prima tappa del tour per il costruttore e primo open day per NMG Italia, un momento apprezzato dai visitatori e premiato da una notevole affluenza; una bella esperienza per entrambe le aziende che da anni condividono il proprio percorso di crescita.

Tra pochi giorni

Come anticipato, questo martedì il team di JMG Cranes, unitamente a Torre Montaggi, sarà protagonista di una giornata completamente dedicata alle gru elettriche e a tutti gli aspetti inerenti, dalle prove dimostrative per toccarne con mano prestazioni, sicurezza e versatilità, fino a corsi di formazione per il corretto uso di queste macchine.

Durante la giornata saranno presenti anche gli esperti JMG dell’ufficio commerciale, ufficio marketing, ufficio tecnico, ufficio service –ricambi, pronti a rispondere in diretta a ogni richiesta legata al complesso mondo del sollevamento elettrico.

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