CRV – Presentato in Consiglio Veneto Protocollo “Child safeguarding policy per tutte e per tutti”
25 Giugno 2024 14:27
A palazzo Ferro Fini, la consigliera regionale Chiara Luisetto (Pd), componente della commissione consiliare Sanità e Sociale, ha presentato oggi il Protocollo “Child safeguarding policy per tutte e per tutti”, frutto del lavoro di un gruppo di ragazzi e ragazze del ‘Villaggio SOS di Vicenza’, coadiuvati da educatori e professionisti di ‘SOS Villaggi dei Bambini Italia’.
Erano presenti, tra gli altri, l’Assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, il Garante regionale dei diritti della persona, avv. Mario Caramel, il Vicepresidente del Consiglio, Francesca Zottis, il Presidente della Quinta commissione consiliare permanente, Sonia Brescacin.
Il documento presentato utilizza un linguaggio semplice, adatto ai bambini e ai ragazzi, e fornisce loro gli strumenti utili a conoscere i diritti e, soprattutto, a tutelarli. Ascolto, informazione, coinvolgimento e partecipazione attiva sono le parole chiave del Protocollo.
“Un Protocollo che pone in primo piano la conoscenza e la protezione dei diritti dei bambini e dei ragazzi, e che presenta proposte concrete per un’infanzia e un’adolescenza sicure”, ha affermato Luisetto. “Questa è una storia di protezione e accoglienza molto lunga, che parte nel 1981 e che in tutti questi anni ha abbracciato generazioni di ragazzi e ragazze, con l’obiettivo di aiutare e supportare i nostri giovani, di renderli indipendenti e…felici. È indispensabile dare voce ai giovani e partire dai loro pensieri e dalle loro esigenze”.
Marta Trecco, Direttrice ‘SOS Villaggi dei Bambini’, ha spiegato che il “Protocollo aiuterà a cambiare l’approccio che abbiamo con le giovani generazioni: non dovremo più rapportarci a loro dicendo ‘penso per…’, ma ‘penso con…’, coinvolgendo appieno i nostri ragazzi nei processi decisionali che li riguardano”.
“Stiamo portando avanti diversi progetti di autonomia per bambini, ragazze e donne – ha aggiunto la Direttrice – Negli ultimi anni, abbiamo intensificato i servizi per contrastare la violenza di genere. Nel 2023 sono stati ben 160 i beneficiari delle nostre iniziative. Non siamo soli: in Italia ci sono cinque villaggi e, al vertice, è attiva un’associazione nazionale e una rete internazionale, con il coinvolgimento di 136 Paesi. Sono circa duemila i programmi attivi in tutto il Mondo. La nostra mission si articola in tre principi: protezione, partecipazione e supporto ai giovani e alle loro famiglie. Come adulti abbiamo il dovere di proteggere i nostri bambini e ragazzi con azioni concrete, innanzitutto rendendoli edotti dei loro diritti e di come poterli difendere. Dal 2018, su indicazione della Federazione internazionale, è stata pensata e istituita la figura del ‘Focal point’, eletta in seno ai bambini e ai ragazzi, e chiamata a essere garante dei loro diritti. Proprio la partecipazione è il motore che ci ha portato qui oggi: viene testimoniata dalla presenza attiva dei nostri giovani, che hanno illustrato il Protocollo e collaborato alla grafica delle slides proiettate”.
Manuela Lanzarin, Assessore regionale alla Sanità e Sociale, ha posto l’accento sull’“importanza di questa progettualità che ha il grande pregio di nascere dal basso, dall’ascolto e dalla partecipazione attiva dei giovani, riuscendo così a trasmettere messaggi più incisivi e duraturi. È importante, sul modello della ‘peer education’, che i ragazzi parlino direttamente ai coetanei, informandoli dell’esistenza dei loro diritti e sensibilizzandoli riguardo alla tutela degli stessi. E come Regione del Veneto siamo da sempre impegnati a tutelare i diritti dei minori, con tante progettualità già sedimentate o in itinere. Cito solo gli affidi familiari, che continuano a crescere, oltre alle importantissime Linee guida per la cura dei minori, che stiamo cercando di diffondere tra tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, senza dimenticare i Fondi europei per supportare in modo adeguato i minori e contrastare la povertà educativa”.
L’avvocato Mario Caramel, Garante regionale dei diritti della persona, ha testimoniato “la continuità d’azione con il precedente Garante, la dottoressa Mirella Gallinaro”, e ha confidato “il grande onore per aver partecipato, la settimana scorsa, alla relazione 2023 del Garante nazionale, a Roma, presso la Camera dei deputati, alla presenza del Capo dello Stato, Mattarella. In quell’occasione, è emersa la necessità ineludibile di ascoltare i minori e le loro esigenze. È indispensabile un cambio di rotta radicale sotto l’aspetto educativo, sociale e politico, per abbattere quel diaframma che si è formato, in seno alla nostra società, tra il mondo giovanile e quello degli adulti”.
“La Consulta dei ragazzi e delle ragazze e il Consiglio nazionale svolgono un ruolo importantissimo – ha concluso il Garante regionale – Fondamentali sono anche partecipazione e ascolto dei minori. Il nostro faro è la Convenzione Onu dei diritti del fanciullo, stipulata a New York il 20 novembre 1989 e ratificata in Italia con la Legge n. 176 del 1991. Noi rappresentiamo la declinazione regionale della stessa, mentre le associazioni sono gli operatori sul territorio”.
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