Pandemia e poca fiducia:
oggi 7 start up su 10 fatturano meno di 100mila euro

02 Luglio 2022 14:00

I due anni di pandemia hanno inevitabilmente trasformato il panorama delle startup italiane, che segnano complessivamente un calo dei ricavi nel 2021, mostrandosi tuttavia resilienti e ottimiste per il prossimo futuro.
Oggi sette su 10 si fermano a 100mila euro di ricavi, con un calo di aziende che guadagnano sopra questa soglia.
Ma il 2022 sarà l’anno della ripresa: il 68% crede di chiudere il prossimo bilancio con una crescita del fatturato di almeno il 5% (il 18% si aspetta addirittura un +50%).
Il 54% delle startup punta ad assumere nei prossimi mesi un numero considerevole di risorse umane, mentre una razionalizzazione dell’organico è prevista solo dal 5,7%.
È la fotografia che emerge dalle ricerche presentate da InnovUp, Camera di Commercio di Milano, Monza Lodi e Brianza e Associazione Startup Turismo.
Secondo lo studio, l’81,4% delle startup si colloca tra la fase embrionale di sviluppo dell’idea e il primo finanziamento (pre-seed e post-seed).
Le maggiori difficoltà riscontrate, secondo l’indagine, sono la mancanza di reale interesse degli investitori o la difficoltà nel finalizzare il closing, che portano il 41,8% degli intervistati a dichiarare la mancanza di liquidità come principale punto di debolezza.
Inoltre, rispetto a 5 anni fa, il 2021 ha evidenziato uno spostamento del business dal B2B (rivolto alle aziende), che segna un -8,2% rispetto al 2017, al B2C (rivolto ai consumatori), in crescita del 7,2%.

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