Costruzioni del futuro: droni muratori con stampanti 3D per edifici in zone impervie

26 Settembre 2022 14:00

Una squadra droni muratori, ispirati alle vespe, e specializzati nel costruire grandi strutture in 3D. In futuro potrebbero essere usati per costruire edifici e infrastrutture in zone impervie o pericolose per operai umani.
A metterli a punto è il gruppo di ricerca dell’Imperial College di Londra coordinato da Mirko Kovac, i risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista Nature.
Finora la stampa 3D, una speciale tecnica di manifattura additiva, si è specializzata nella costruzione di oggetti più o meno grandi o complessi, da tessuti biologici con inserimento di cellule fino alla costruzione di case.
Una nuova frontiera ancora poco esplorata potrebbe essere proprio quella delle “stampanti volanti”, ossia droni capaci di costruire oggetti.
A limitarne finora la diffusione era la grande difficoltà di mantenere stabile il volo, soprattutto in ambienti esterni, per assicurare precisione durante la posa dei materiali che, strato su strato, formeranno l’oggetto finale.
Una possibile soluzione arriva dai ricercatori britannici che hanno sviluppato squadre di due tipologie di droni: BuilDrones, muratori veri e propri dotati di un sistema che permette al sistema di stampa di avere molta stabilità, e ScanDrones, che monitorano il lavoro esaminando in ogni dettaglio la struttura. fornendo indicazioni agli altri droni.
I ricercatori hanno sviluppato quattro tipologie di materiali per la stampa, alcuni cementi e una schiuma, e realizzato strutture alte fino a 2 metri con un margine di errore di appena 5 millimetri. Per il futuro l’obiettivo è impiegare squadre di droni per costruire strutture anche grandi in ambienti impossibili per l’attività umana in sicurezza, ad esempio in montagne impervie e ambienti pericolosi.

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