Operai, magazzinieri e autisti: i mestieri minacciati dall’Intelligenza artificiale

26 Marzo 2023 05:00

L’Intelligenza artificiale (AI) e la robotica stanno cambiando rapidamente il mondo del lavoro, con un forte impatto su tantissime professioni.
In molti casi, l’innovazione tecnologica serve a facilitare i compiti che devono svolgere gli esseri umani, ma i progressi sono così rapidi che numerose mansioni potrebbero essere direttamente minacciate.
Già nel 2017 un rapporto di McKinsey evidenziava come il 50% delle attività lavorative sia tecnicamente automatizzabile. Senza tenere conto che negli ultimi anni le tecnologie hanno fatto passi da gigante.
Il rapporto ipotizza che ben 800 milioni di posti di lavoro globali e 475 milioni di dipendenti potrebbero essere stravolti dall’automazione prima del 2030.
Alcuni esempi sembrano oggi quasi inverosimili, ma in realtà potrebbero non essere più pura fantascienza molto prima di quanto ci si possa aspettare.
C’è chi è convinto, ad esempio, che le case del futuro saranno progettate da software sempre più preparati e complessi, per poi essere costruite dalle maxi-stampanti 3D, con buona pace di muratori, manovali e impiantisti.
Una previsione che pare comunque ancora lontana nel tempo.
Molto più vicino, invece, sembra il via libera alla guida autonoma dei veicoli. I progetti in corso sono numerosi e vedono in campo investimenti miliardari. Se davvero andassero a buon fine, rispettando innanzitutto le rigide condizioni di sicurezza richieste delle istituzioni, milioni di autisti, tassisti e corrieri vedrebbero il proprio posto a rischio. Con gli ultimi che devono già fronteggiare la “concorrenza” dei droni, impiegati per effettuare le consegne.
Potrebbe non andare molto meglio ai magazzinieri (soprattutto dei grandi stabilimenti logistici) e a coloro che lavorano in quei settori del manifatturiero a basso valore aggiunto, in cui sono richieste attività ripetitive e di routine, le quali potrebbero essere facilmente automatizzate con l’uso dell’intelligenza artificiale.
C’è poi il grande capitolo riguardante il commercio. Sono già diffusi i negozi (quelli di Amazon in primis) senza personale né cassieri, in cui fare acquisti e pagare in autonomia. Ma già da tempo anche nei supermercati tradizionali c’è uno spazio dedicato alle casse automatiche. Secondo gli esperti, i fast food potrebbero presto essere la prossima frontiera dell’automazione estrema, con software e macchine capace di cucinare, servire e far pagare cibo e bevande in completa autonomia. Un po’ quello che è avvenuto ai caselli autostradali, dove i sistemi di pagamento moderni hanno di fatto soppianto il personale fisico, o negli sportelli bancari, in particolare per le operazioni di ritiro e deposito dei contanti.
L’elenco dei mestieri minacciati da tecnologia, robot e AI potrebbe essere ancora più lungo: si va dai traduttori ai bibliotecari, passando per agenti di viaggio e assicuratori.
Infine, come chiunque abbia un telefono cellulare ha potuto verificare di persona, c’è il tema del rapporto delle aziende con i clienti. I call service stanno lasciando spazio alle chat gestite dall’Intelligenza artificiale, le assillanti proposte per cambiare operatore telefonico o fornitore di energia sono spesso affidate a voci registrate, che seguono le nostre risposte.

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