Da Parigi a New York in 90 minuti senza inquinare con
il drone ipersonico Destinus

08 Luglio 2023 05:00

Un drone in grado di volare da Parigi a New York in 90 minuti senza emettere un solo grammo di CO2: è il sogno della start-up europea Destinus, decisamente molto ambizioso.
Ma la tabella di marcia per arrivarci pare ben definita. Il progetto è quello di sviluppare un velivolo ipersonico autonomo – che voli a 6.100 km/h – a un’altitudine di 30 chilometri, che consumi idrogeno liquido e trasporti merci e passeggeri.
Una sorta di mini-Concorde verde, che volerà a un’altezza quasi doppia e a una velocità tripla rispetto al vecchio supersonico franco-britannico. Il velivolo sarà “autonomo”, cioè con “una persona” operativa “ma non a bordo” per gestire in particolare le fasi di decollo e atterraggio, spiega Jean-Philippe Girault, amministratore delegato di Destinus.
L’idea ha preso forma nel marzo 2021, quando il russo Mikhail Kokorich ha fondato la società, con sede in Svizzera. L’imprenditore aveva lasciato la Russia nel 2012 e si era trasferito negli Stati Uniti per creare una start-up spaziale di successo, Momentus, prima di dover cedere le redini nel pieno di un problema legale e finanziario che lo ha costretto a tornare in Europa.
L’obiettivo è quello di sviluppare un primo velivolo commerciale in grado di trasportare 25-30 persone o 3-4 tonnellate di merci entro il 2031-2032.
“Oggi il trasporto espresso intercontinentale richiede almeno 10 ore. Quello che stiamo dicendo è che siamo in grado di dividere il tempo di trasporto per tre”, afferma Girault, riferendosi al mercato dei pezzi di ricambio che devono essere trasportati con urgenza dall’altra parte del mondo per non bloccare una linea di produzione.
Poiché la tecnologia ipersonica è, almeno per il momento, riservata ai missili e ai veicoli spaziali, potrebbe essere utilizzata anche per trasportare carichi militari? “È una tecnologia a doppio uso, che può avere applicazioni militari (o civili) come qualsiasi aereo”, afferma. “Oggi, almeno in Francia, non sono previste applicazioni militari” per il Destinus, aggiunge.
Per il momento, quindi, l’idea è quella di sviluppare, passo dopo passo, le tecnologie che consentiranno di arrivare a un volo ipersonico a idrogeno, a emissioni zero. I primi due prototipi, progettati per dimostrare le tecnologie e i concetti, hanno già volato e sono stati esposti al Paris Air Show la scorsa settimana. Il primo, Destinus 1, un velivolo lungo 4 metri a forma di “ferro molto affilato”, ha iniziato a volare otto mesi dopo la costituzione della società. Il secondo, Destinus 2, lungo 10 metri, ha volato 10 mesi dopo. L’azienda intende far volare il Destinus 3 entro l’inizio del 2024. Destinus, che ha sedi in Spagna, Germania e Francia, oltre che in Svizzera, intende effettuare questi test supersonici dall’aeroporto francese di Rochefort (Charente-Maritime) per sfruttare la sua vicinanza all’oceano.
Intorno al 2027-2028, il prototipo finale, Destinus 5, incorporerà tutte le tecnologie necessarie per superare la soglia ipersonica. A queste velocità di punta, “l’idrogeno liquido, oltre a essere bruciato nel motore, sarà utilizzato per raffreddare le pareti del velivolo, che sono soggette a un intenso riscaldamento a causa della velocità, e l’aria che entra nel reattore”, conclude Jean-Philippe Girault.
La start-up ha già contattato l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) per discutere dei passi da compiere per ottenere la futura certificazione, essenziale per la messa in servizio del velivolo. “Partiamo da una tabella di marcia completamente vuota”, spiega l’amministratore delegato di Destinus.
L’azienda ha già raccolto “poco più di 50 milioni di euro” da fondi di venture capital e dal governo spagnolo (10 milioni di euro) attraverso il programma Horizon Europe. Ne serviranno molti di più, “circa un miliardo di euro” per completare gli esperimenti di Destinus 5, secondo il Ceo, e “diversi miliardi” in più per i primi veicoli di produzione.

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