Manuela sarà diretta da Muti, il suo violino per Papa Leone
L'orchestra Cherubini in Vaticano con l'unica allieva del conservatorio Nicolini, insieme agli ex studenti Bozzi e Bridelli

Marcello Tassi
|22 ore fa

La violinista Manuela Mosca, 20 anni
Sarà un Natale speciale quello che si accenderà - con largo anticipo - venerdì 12 nell’Aula Paolo VI, quando l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, guidata da Riccardo Muti, suonerà in presenza di Papa Leone XIV, alla sua prima Solennità natalizia. Tra i leggii dell’orchestra, infatti, spiccano tre giovani musicisti piacentini: la violinista Manuela Mosca, 20 anni, attuale membro della Cherubini e unica rappresentante del Conservatorio Nicolini, insieme agli ex allievi Leonardo Bozzi (contrabbasso) e Giulia Bridelli (viola).
La “Messa per l’incoronazione di Carlo X” sarà il cuore del concerto, trasmesso in diretta su Rai 2 a partire dalle 18, e farà da cornice anche alla consegna del “Premio Ratzinger” al maestro Muti. Un appuntamento carico di significato per Manuela e i suoi colleghi: «Suonare in presenza del Santo Padre – commenta la giovane violinista – è un privilegio che noi musicisti affronteremo con gioia e, allo stesso tempo, con grande senso di responsabilità. Il contesto è reso ancora più emozionante dal conferimento del Premio Ratzinger al Maestro Muti, legato a Papa Benedetto XVI da un rapporto di amicizia e stima».
Per la violinista piacentina, questo invito rappresenta il coronamento di anni intensi: la maturità e la laurea conseguite insieme a 18 anni, l’Erasmus a Bruxelles con Valery Oistrakh, l’ingresso — ambitissimo — nella Cherubini, poi l’esperienza internazionale all’Expo di Osaka con l’Orchestra Nazionale dei Conservatori. Ora, il Vaticano.
Accanto a lei, Bozzi e Bridelli porteranno sul palco un’altra fetta importante della Piacenza musicale: entrambi formati al Nicolini, entrambi cresciuti in quelle aule che hanno visto nascere generazioni di professionisti. La loro presenza completa idealmente un quadro che parla di talento, sacrifici e solide radici.
Il concerto, organizzato dalla Fondazione Pontificia “Gravissimum Educationis – Cultura per l’educazione” con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, si inserisce nel progetto dedicato all’emergenza educativa globale, tema centrale del pontificato di Papa Leone XIV.
Per Manuela, questo evento sarà il sigillo su un 2025 memorabile, un anno che l’ha vista crescere, viaggiare, rappresentare l’Italia nel mondo e affrontare palchi sempre più prestigiosi.

