Canoa: l’eterno Fabio Baravelli a 54 anni “svernicia” i ragazzini

25 Dicembre 2013 10:30

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Fabio Baravelli ha 54 anni. Un’età che difficilmente consente un’”irruzione” da protagonista all’interno di una redazione sportiva. È invece in piena attività il canoista piacentino, reduce da un terzo posto assoluto agli italiani dello scorso mese di giugno a Vipiteno, che ha spiegato proprio ai microfoni di Telelibertà, quale sia la molla che ancora lo spinge ad entrare all’interno della sua imbarcazione.
“Non ho nessun segreto – dice il campione piacentino – soltanto una grande passione che mi guida da quando, quella prima volta, a 12 anni, provai quasi per gioco ad avventurarmi in canoa”.

E da allora, da quel primo tentativo nelle acque del Trebbia a Marsaglia, sono trascorsi oltre quarant’anni contraddistinti da 20 titoli italiani, la partecipazione a ben cinque mondiali e, soprattutto, una tenacia ed una costanza negli allenamenti che ancora oggi, non lo hanno abbandonato.

“Esco dal lavoro e corro ad allenarmi, tutti i giorni per due-tre ore – prosegue Baravelli -, nel fine settimana invece posso fare la mia consueta discesa da Bobbio o Rivergaro, fino a Piacenza”.
Un dilettante della canoa, perchè Baravelli ha sempre conciliato sport con il suo impiego al di fuori dello sport, che è riuscito ad ottenere risultati da professionista: alle luci della ribalta, questo 54enne tosto e caparbio, preferisce i riflessi del fiume e le pagaiate decise a tagliare l’acqua, vero habitat di un atleta la cui carta d’identità pare mentire clamorosamente.

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