Tre fratture in 30 giorni per Ermeti che ora sogna l’azzurro e il matrimonio

Nessun infortunio nel corso della sua carriera di ciclista su strada, tre fratture alle mani in poco più di un mese da quando ha intrapreso l’avventura della mountain bike. Il 2014 sarà ricordato come anno horribilis per Giairo Ermeti che, nonostante tutto, non perde il sorriso quando racconta delle ultime disavventure e spiega come il passaggio dalla strada agli sterrati non sia stato affatto uno scherzo.
“Si tratta di due discipline molto diverse – ha detto Ermeti nel corso dell’intervista rilasciata ai microfoni di Telelibertà – per le quali la preparazione cambia in maniera radicale. Purtroppo il mio approccio al “nuovo mondo” non è stato dei migliori: ho avuto tantissima sfortuna che spero possa concedermi tregua”.
Niente campionato italiano, campionato mondiale addio: rimangono le gare di fine anno per salvare una stagione che, chiaro come il sole, il ciclista di San Nicolò ha una gran voglia di lasciarsi alle spalle.

La bici da corsa, anche se non lo ammette in maniera esplicita, rimane il grande amore di Ermeti con il quale, inevitabilmente, il discorso cade sul grande Vincenzo Nibali.
“Conosco molto bene Vincenzo con il quale ho gareggiato spesso – ha detto ancora Ermeti -: è arrivato all’appuntamento più importante nel momento di massima maturità e ha meritato la vittoria. Non ho mai preso parte al Tour in carriera, ma io ero innamorato delle strade del “mio” Giro”.
Per chiudere, come da copione, spazio agli obiettivi, ad un futuro per il quale Ermeti mette nel mirino la convocazione in azzurro, ma soprattutto un traguardo per il quale la volata, trainata a gran forza dalla bella Giulia, è già partita da tempo.
“Sì, il prossimo anno vorrei lottare per ottenere un posto in Nazionale, dopodichè sarà tempo di matrimonio. Non posso più rimandare” chiude con una fragorosa risata l’atleta piacentino.