Troppo forte la capolista: Metanopoli travolge l’Everest Piacenza per 11-2

03 Marzo 2018 05:30

L’Everest Piacenza esce a testa bassa dalla vasca di Milano senza molte attenuanti, al termine di una partita che ha visto la ridottissima squadra di mister Fresia travolta per 11-2, un punteggio comunque troppo severo nei confronti dei piacentini. 

A spostare l’ago della bilancia pesantemente dalla parte dei padroni di casa i tanti giocatori di livello presenti nelle fila milanesi: su tutti il portiere Ferrari, che ha concesso solo due reti agli attaccanti piacentini, poi Caliogna (il quale al di là delle indubbie capacità ha anche tanto mestiere) ed infine l’ex capitano della nazionale under 20 Maccioni, argento ai mondiali.

Se a questo aggiungiamo poi che il Piacenza si è trovato con una squadra decisamente ridotta numericamente, che ha dovuto giocare in una vasca regolamentare, e che non ha potuto impostare un’azione statica in attacco a causa dei continui controfalli, il risultato non può che essere questo. Inoltre, i piacentini hanno fatto il gioco degli avversari i quali, sfruttando le capacità del portiere e le ripartenze di Maccioni, hanno approfittato delle sbavature offensive degli ospiti. 

La partita inizia con Maggioni che prende subito per mano la sua squadra e con un tiro libero “a colonnello” porta presto in vantaggio i suoi. Il Piacenza reagisce però immediatamente e, con un bel tiro di Bianchi a pelo d’acqua, trova il pari. Subito dopo è ancora lui che realizza in superiorità ridimensionando, però solo in apparenza, il forte Ferrari. Ma non sarà così perché l’estremo difensore plurititolato, non subirà più reti sino alla fine della partita.

Nel finale del tempo infatti due superiorità a favore della Metanopoli ben finalizzate da Caliogna prima e Maccioni dopo portano i milanesi sul 3 a 2.

Nel secondo quarto i padroni di casa tentano ripetutamente di sfondare con tanti tiri da fuori, sempre comunque imprecisi, e sull’altro fronte il Piacenza viene continuamente fermato dal direttore di gara non riuscendo così mai a finalizzare le sue azioni.

All’inizio del terzo tempo però Maccioni sale in cattedra e con grande capacità sforna due tiri imprendibili portando sul 5 a 2 il risultato. L’Everest fatica sempre di più ma riesce con Merlo ad andare in goal; Nulla da fare perché la rete viene annullata e sulla ripartenza Maccioni si invola in controfuga e firma il 6 a 2 che chiude virtualmente la partita.

Nel quarto tempo, contro un Piacenza ormai scornato, Onofrei, Caliogna, Bizzarri, Preda ed ancora Maccioni colpiscono con tiri da fuori ed in superiorità, arrotondando così un risultato che probabilmente penalizza troppo la squadra di Fresia.

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