“Soddisfazione e crescita”. Il punto sul settore giovanile della Bakery Piacenza

28 Febbraio 2022 12:13

Quarantene, isolamenti, stop ai campionati. Le ultime due stagioni sono state decisamente travagliate per le attività sportive, società e ragazzi, compresi i biancorossi della Bakery Piacenza che solo nelle ultime settimane hanno riassaporato il piacere della competizione con la ripartenza di tutti i campionati giovanili. Simone Zamboni, responsabile del vivaio piacentino, ci spiega a che punto è il settore giovanile Bakery.

“Siamo ripartiti per l’ennesima volta – racconta – cercando di mettere il massimo entusiasmo, non facendoci abbattere dall’ultimo ondata di contagi. Abbiamo gestito diverse settimane con le nostre squadre più che dimezzate, ora la situazione è fortunatamente migliore. Come è stata gestita a livello tecnico questa ennesima situazione di emergenza? Abbiamo deciso di creare una sorta di bolla per ogni gruppo giovanile, in modo che nessuno si potesse allenare con altre squadre, come invece spesso facciamo in situazioni normali. Certamente questo ha comportato lo svolgimento di diversi allenamenti sotto numero. Chi era a casa in quarantena o isolamento invece aveva una scheda di allenamento fisico fornita dal preparatore, per tenersi in forma e pronto al rientro in campo”.

Zamboni ha quindi parlato della ripresa dei campionato dopo lo stop di gennaio. “Vorrei partire facendo un elogio alla squadra di Promozione e a Davide Giovanetti per il grande lavoro e la grande determinazione che stanno mettendo. Veniamo da una vittoria casalinga che ha mostrato la qualità di ciò che facciamo in palestra. Miglioramenti che mi rendono orgoglioso dei ragazzi, dello staff e di ciò che facciamo alla Bakery. I ragazzi che giocano in questo gruppo non sono solo i ragazzi della Promozione, ma i ragazzi del nostro settore giovanile. Alcuni di loro hanno sei impegni settimanali da rispettare e giocano due campionati. Spesso tutta la settimana sono con la Serie A2 per completare la rosa d’allenamento. Fanno anche doppi allenamenti giornalieri, sedute individuali tecniche o col preparatore fisico. Sono ragazzi per la maggior parte delle annate 2003 e 2004, che stanno dando un apporto che io giudico determinante per la prima squadra e sono di sicuro esempio per i più giovani del nostro settore giovanile, che hanno davanti ai loro occhi esempi positivi. Questo ci rende orgogliosi”.

L’INTERVISTA COMPLETA

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