Addio al piacentino Carlo Murelli. Il primo meccanico italiano a lavorare per Honda

23 Aprile 2022 04:15

In foto è sorridente con Marc Màrquez, pluricampione del mondo in MotoGP. Potrebbe sembrare un normale turista felice di farsi fotografare con un dei piloti più titolati e celebrati in ambito sportivo. In realtà dietro a quegli occhi lucidi e a quel volto spensierato c’era un uomo che farà sempre parte della storia del motociclismo.

Vicino a Màarquez infatti è Carlo Murelli, nato a Piacenza nel 1934 e diventato il primo italiano a lavorare per l’azienda giapponese Honda; ma non solo: Murelli fu il primo e unico meccanico europeo a collaborare nella realizzazione del progetto della Honda NR Oval Piston, che debuttò a Silverstone nel 1979 guidata dal pilota inglese Mick Grant e dal giapponese Takazumi Katayama.

Murelli è morto giovedì scorso nella sua casa a Roma, dove si era trasferito all’età di 29 anni per inseguire il suo sogno. Un desiderio divenuto presto realtà grazie alla maestria e alla bravura che contraddistinguevano il suo operato tra motori, telai, serbatoi e carrozzerie. Nella capitale i tanti amici e colleghi che incontrò iniziarono a chiamarlo Morelli. “A noi romani veniva spontaneo chiamarlo Morelli con la O, l’abbiamo romanizzato” ci spiega Piero Canale che – emozionato – racconta di sentirsi “orgoglioso e fortunato di aver collaborato e di poter considerarsi amico di Carlo”.

Carlo Murelli – per gli amici romani Morelli – ha scritto pagine importanti del motociclismo internazionale. “Carlo insieme all’amico e pilota Tommaso Piccirilli – racconta Piero – trasformava moto stradali in meravigliose moto da corsa capaci di vincere decine e decine di titoli”. Negli anni 70 con le Honda 500 e 400 – preparate da lui nella concessionaria Samoto – vinse 83 gare, molte delle quali vinte proprio dall’amico fraterno Tommaso detto “Giorgio” Piccirilli, morto in un incidente a Imola nel 1975.

Nel 79 Murelli firmò il contratto con la Honda International Service Racing Company, diventando un pilastro imprescindibile del reparto corse del marchio giapponese. Forte la stima che provava per lui Soichiro Honda (fondatore e primo presidente dell’azienda), così grato al meccanico piacentino da invitarlo a casa sua, dove Murelli gli preparò personalmente il piatto italiano per antonomasia: gli spaghetti al pomodoro.

Murelli è morto giovedì scorso all’età di 88 anni. Da tempo combatteva contro due tumori. “Carlo era un uomo eccezionale a cui non piaceva apparire – l’ultimo saluto di Piero, che attualmente vive a Gropparello – è sempre rimasto affezionato a Piacenza e non perse mai la cadenza tipica piacentina, nonostante noi l’avessimo completamente romanizzato in Carlo Morelli”.

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