A Trento è un Piace formato super, ma per i biancorossi c’è solo un beffardo 2-2

23 Ottobre 2022 11:32


Una delle migliori prove stagionali, non è stata sufficiente al Piacenza per interrompere l’incantesimo: il 2-2 del Briamasco non premia fino in fondo la bella prestazione firmata da un Piace volenteroso, per alcuni tratti addirittura ammirevole, ma che dopo dieci gare ancora si ritrova all’asciutto di successi e, soprattutto, sul fondo della classifica del girone A. A Trento, sfida decisa dal botta e risposta Saporetti-Rossetti in apertura e chiusura di prima frazione, e dai gol di Persia e Brighenti su rigore nel secondo tempo. Novanta minuti di gran ritmo, con le squadre che hanno cercato, invano, di ribellarsi a un pari che serve a poco ai fini della graduatoria.

LA FORMAZIONE
Mister Scazzola deve fare i conti con acciacchi, infortuni più seri ma anche con giocatori che finora hanno deluso le aspettative e un quadro generale da cambiare a ogni costo. Il tentativo passa attraverso un inedito 4-5-1 che punta a intasare la mediana e a impedire alla squadra di Tedino una costruzione del gioco pulita. Non ci sono Suljuc e Parisi, mentre Cesarini è costretto a partire dalla panchina perché non al meglio. E’ un’esclusione tecnica quella di Cosenza al centro della difesa dove operano invece Masetti e il recuperato Nava, investito dei galloni di capitano. Con il solo Rossetti chiamato a sfiancarsi su tutto il fronte offensivo, dietro l’attaccante ci sono Munari, Palazzolo, Nelli, Persia e Gonzi.

PRIMO TEMPO
Il Piacenza parte molto concentrato e sembra in grado di tenere il campo al meglio, peccato che il Trento passi all’incasso già al 12’ con Saporetti, sugli sviluppi di un calcio di punizione esploso dall’ex Fiorenzuola Ferri dai quaranta metri. La deviazione di Munari ha favorito proprio Saporetti, protagonista del più classico dei gol di rapina. Il nuovo impianto tattico ha però funzionato a dovere. La reazione al gol dell’1-0 ha prodotto una fiammata in cui il Piace ha costruito tre palle gol, tutte per via area. Nava, oggi capitano, ha colpito in due circostanze, sempre da azioni d’angolo, e in una circostanza non ha inquadrato lo specchio, nell’altra ha esaltato Marchegiani che ha salvato i suoi dal pareggio. Palazzolo, intorno al 15’, non ha invece inquadrato lo specchio sul cross da destra di Munari. Dopodiché ritmo meno sostenuto, ma Piacenza comunque in grado di farsi preferire sul piano del dinamismo e della tenuta difensiva. Al 35’ però, ancora Trento temibilissimo con la conclusione di Fabbri: il destro a giro dell’esterno è stato disinnescato con reattività da Tintori. Piace che è comunque rimasto bene in partita, ottenendo al 42’ un pareggio del tutto meritato: cross liftato da sinistra, con il destro, operato da Gonzi e inzuccata vincente di Rossetti, al secondo gol in campionato.

SECONDO TEMPO
Ripresa e vantaggio immediato, questa volta del Piacenza. Un’altra iniziativa di Gonzi decisiva con l’esterno di origini russe che dopo essersi accentrato da sinistra, ha scagliato un destro violento verso il centro dell’area sul quale è intervenuto Persia. Rimpallo e pallone rimasto nei pressi del centrocampista, rapido a scaraventare il pallone alle spalle di Marchegiani. Fase della gara vibrante, con il Trento subito a testa bassa a cercare il pareggio che arriva tre minuti più tardi. Al 10′ succede di tutto: prima Tintori è miracoloso su Ferri che, di testa, impegna severamente il portiere biancorosso, aiutato anche dalla traversa. Trenta secondi dopo, sul prosieguo dell’azione, Masetti interviene su Brighenti e provoca il calcio di rigore che lo stesso Brighenti, all’11’, trasforma riportando il Trento in parità. A metà ripresa, Scazzola cambia: fuori l’esausto ma decisivo Gonzi e anche Rossetti, dentro Cesarini e Cosenza. Il modulo diventa 3-5-2 e proprio Cosenza al 26’ è provvidenziale in un salvataggio a ridosso di Tintori su Brighenti. La vera palla gol però arriva al 32’ ed è il PIace a sciuparla. Ripartenza e l’attivissimo Lamesta che premia l’inserimento di Nelli, il cui stop e tiro nel cuore dell’area è bloccato da campione da Marchegiani. Nei dieci minuti conclusivi sembra essere il Trento a vantare maggiori energie rispetto al Piacenza con Scazzola che, evidentemente insoddisfatto di Lamesta, ha inserito al posto del mancino il baby Bianchieri per i frangenti conclusivi in cui però, non accade più nulla.

Piace che sale a quota quattro, a una lunghezza dalla Virtus Verona, ma sempre ancorato all’ultimissima piazza. Prossimo impegno, lunedì 31 ottobre, al Garilli con il Padova.

TRENTO-PIACENZA 2-2
RETE: Saporetti al 12′ e Rossetti al 42’ p.t.; Persia al 7′ e Brighenti su rigore all’11’ s.t.
TRENTO (4-3-1-2): Marchegiani; Ballarini, Trainotti, Garcia Tena (dal 1’ s.t. Galazzini), Fabbri; Damian, Ferri, Cittadino (dal 36’ s.t. Rufo Luci); Belcastro (dal 36’ s.t. Ianesi); Saporetti (dal 9’ s.t. Bocalon), Brighenti (dal 44’ s.t. Mihai). (Tommasi, Luci, Matteucci, Della Francesca, Sciré). All. Tedino.
PIACENZA (4-5-1): Tintori; Frosinini, Masetti, Nava, Capoferri (dal 12’ s.t. Rizza); Munari (dal 12’ s.t. Lamesta, dal 41’ s.t. Bianchieri), Persia, Nelli, Palazzolo, Gonzi (dal 23’ s.t. Cesarini); Rossetti (dal 23’ s.t. Cosenza). (Rinaldi, Vinenzio, Zunno, Pezzola, Vianni, Conti, Onisa, Biachieri). All. Scazzola.
Arbitro: Iacobellis (Pisa).

 

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