Luci e ombre dello sport locale. “Male gli impianti, bene l’inclusione dei disabili”

18 Gennaio 2023 19:52

“Lo sport è affermazione di valori, contributo all’equilibrio sociale, è inclusione e valorizzazione delle differenze” lo ha affermato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza della regione Emilia-Romagna e coordinatore delle politiche in materia di sport, ai margini del convegno intitolato “Lo stato di salute della pratica sportiva in Emilia-Romagna”. L’evento, moderato dal giornalista Giorgio Lambri, è stato partecipato da tanti uomini e donne dello sport locale in rappresentanza di associazioni di città e provincia. Al tavolo hanno preso parte anche il sindaco di piacenza Katia Tarasconi, l’assessore allo Sport Mario Dadati, il delegato provinciale del Coni Robert Gionelli e Fiorenzo Zani, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico Educazione fisica.

Se l’incontro organizzato all’interno dell’auditorium Sant’Ilario doveva dare un’indicazione generale sullo stato di salute dello sport in regione, si può di certo affermare che la Tac eseguita sul territorio provinciale di Piacenza è abbastanza preoccupante. Tra i temi caldi, la mancanza di strutture adeguate e il grado di insoddisfazione di chi frequenta gli impianti sportivi considerati vecchi e bisognosi di rinnovamento. Secondo la ricerca promossa da Coni, Comitato paraolimpico, federazioni e istituzioni regionali solo il 66% della popolazione ritiene sufficienti le aree disponibili all’aperto, percentuale più bassa in tutta l’Emilia-Romagna. Non solo, Piacenza è ultima in regione anche per numero di atleti iscritti, numero di società sportive e per numero di donne che praticano attività sportiva. “Un’analisi che va contestualizzata – precisa Robert Gionelli, delegato Coni provinciale -, non dobbiamo dimenticare le caratteristiche morfologiche: siamo la provincia con la maggiore percentuale di territorio montano di tutta la regione questo comporta difficoltà nel realizzare impianti e dare vita ad associazioni sportive”.

“Fondamentale prendere coscienza della situazione nel suo complesso – ha affermato Dadati – e cercare di migliorare questi dati perché lo sport è un aspetto fondamentale nel costruire la società del domani”. Del suo stesso avviso il primo cittadino Tarasconi: “Questi dati vogliamo migliorarli nel corso del nostro mandato – le sue parole -, gli investimenti in impiantistica sportiva sono ben presenti nelle nostre linee programmatiche”. “Impianti, ma non solo – conclude Tarasconi – bisogna investire in ambito sociale coinvolgendo dai ragazzi fino agli anziani”.  “La Regione ha investito negli ultimi cinque anni 60 milioni di euro in impiantistica sportiva, un corrispettivo mai registrato nei decenni scorsi – ha spiegato Manghi – appena il governo ci assegnerà i fondi di sviluppo e coesione, dovremo uscire con un bando di 25 milioni al quale le città del territorio potranno accedere per l’efficientamento, la messa sicurezza e anche la realizzazione di impianti nuovi”.

Riporta un po’ di luce nel quadro – presentato durante la serata da Roberto Ghiretti – che raffigura lo stato di salute dello sport locale, l’aspetto riguardante l’inclusione di ragazzi con disabilità. E’ infatti nello sport paraolimpico che Piacenza ottiene i migliori risultati. “Sono anni che la partecipazione sportiva di atleti con disabilità aumenta in maniera costante, dobbiamo continuare a lavorare sinergicamente e proseguire su questa strada di inclusione e crescita corale” commenta Gionelli. A Piacenza, gli atleti tesserati al Comitato italiano paraolimpico sono 67 e rappresentano l’11,7 % del totale regionale. Dati che vedono la nostra provincia al quarto posto in regione per gli sport senza barriere.

FOTO GALLERY DI CLAUDIO CAVALLI:

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