Botta e risposta Cesarini-Marchetti dopodichè vince la noia. Piace avanti piano

29 Gennaio 2023 16:45

Botta e risposta Cesarini-Marchetti nel corso del primo tempo, Albinoleffe e Piacenza chiudono con un pareggio che, stando all’atteggiamento palesato dalle due squadre nel corso della ripresa, sembra accontentare entrambe. Un punto che muove la classifica dei biancorossi che rimangono penultimi a sei punti dalla zona salvezza diretta e cinque squadre da rimontare. Unica nota lieta, il vantaggio che sale a quota cinque sulla Triestina, sconfitta oggi in casa dal Trento e sempre più indiziata per la retrocessione diretta.

All’Albinoleffe Stadium, mister Scazzola ha puntato sul 5-3-2 d’ordinanza: Parisi dal primo istante così come Giorno, schierato nel ruolo di playmaker. Davanti, coppia Cesarini-Morra con Luppi e Plescia che si accomodano nuovamente in panchina.

Il Piace non sembra accusare la pressione iniziale dei bergamaschi che costruiscono una buona palla gol con Zoma ma già al 6′ subiscono la rete che illude i tifosi piacentini appostati nella nuovissima tribuna di Zanica: Munari è caparbio nell’affondare il pressing e, recuperata palla, ha sfondato a destra per il cross radente che ha consentito a Cesarini di appoggiare in rete da due passi. Situazione ideale per una squadra attendista come il Piace il cui vantaggio però dura 12 minuti soltanto: calcio d’angolo e solite marcature allegre in area di rigore che esentano Marchetti dalla guardia. Il pareggio rivitalizza Morra e compagni che sembrano poter riproporsi con autorità dalle parti di Offredi. Fino all’intervallo però, di occasioni nemmeno l’ombra, da una parte e nemmeno dall’altra.

La ripresa non concede variazioni sul tema: organizzazione di gioco inesistente da ambo le parti, con l’Albinoleffe incapace di innescare un centravanti di manovra e letale in area di rigore, il Piace che non trova spazi per affondare il contropiede anche per le continue imprecisioni in fase di palleggio. Nemmeno la rivoluzione offensiva sortisce effetti con il tandem Luppi-Plescia che non trova mai il modo di rendersi pericoloso nei venti metri finali. Di Zoma, in diagonale dopo un’azione personale, il solo squillo dei padroni di casa dalle parti di Tintori che, a inizio secondo tempo, ha sostituito l’infortunato Rinaldi.

Classifica che si muove, ma la sensazione è quella relativa a un’altra occasione persa per riproporsi ad altitudini di graduatoria meno terrificanti alla vigilia dell’impegno infrasettimanale: mercoledì al Garilli (ore 18) arriva un Sangiuliano in caduta libera cui non è servito il cambio di timoniere (ko in casa la squadra di Gautieri per mano della Pro Sesto).

ALBINOLEFFE-PIACENZA 1-1
RETI: Cesarini (P) al 6’ pt; Marchetti (A) al 18’ pt.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Offredi; Borghini, Marchetti (dal 37’ pt Milesi), Miculi; Gusu, Doumbia, Piccoli, Giorgione (dal 40’ st Frosinini), Zoma, Cocco (dal 27’ st Petrungaro), Manconi. (Pagno, Taramelli, Muzio, Ntube, Concas, Gelli, Rosso, Allieri, Toma). All. Biava.
PIACENZA (3-5-2): Rinaldi (dal 5’ st Tintori); Accardi, Cosenza, Nava; Parisi, Munari, Sulijc, Giorno (dal 24’ st Chierico) Rizza; Cesarini, (dal 24’ st Luppi) Morra (dal 24’ st Plescia). (Reclaf, Zunno, Palazzolo, Gonzi, Vianni, Capoferri, Onisa, Masetti). All. Scazzola.
ARBITRO: Cerbasi di Arezzo.
NOTE: spettatori 520, di cui 177 piacentini; ammoniti Cosenza, Gusu, Giorno, Cesarini, Petrungaro; angoli 6-5

 

FOTO GALLERY DI CLAUDIO CAVALLI

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