Minacce all’arbitro sui social, i giovani giocatori di basket chiedono scusa

01 Marzo 2023 11:29

Avevano insultato e minacciato l’arbitro Alessandro Ratti sui social e ora chiedono scusa. Protagonisti sono stati due giocatori delle giovanili della Bakery Basket.

Il grave episodio si era verificato dopo la sfida tra gli Under 14 della Bakery Piacenza e i pari età della squadra di Monte San Pietro (Bologna), terminata 65-44 in favore degli ospiti. “Ti auguro di morire soffocato, se ci riesci fammelo sapere”: questo il messaggio che i giovani, 13 anni appena, avevano recapitato su Instagram al direttore di gara. Una brutta vicenda che infanga il buon nome dello sport, ma che per fortuna ha avuto un lieto fine.

Nei giorni successivi, i due ragazzi, uno dei quali accompagnato dalla madre, hanno incontrato Ratti per chiarire e scusarsi. “Sono arrivate le scuse da parte dei ragazzi – ha detto l’arbitro, rinfrancato – ma anche dei genitori, cosa nient’affatto scontata perché di solito i familiari stanno sempre dalla parte dei figli. In questo caso è accaduto il contrario. Quello che interessa a me è che non succedano più queste cose, in nessuno sport e a ogni età. A 13 anni i ragazzi devono innanzitutto divertirsi, e lo sport deve essere veicolo di educazione, prima si educa e poi si gioca. Se le persone sbagliano lo sport deve intervenire per fare in modo che certi errori non vengano più commessi”.

Presente all’incontro anche il responsabile del settore giovanile della Bakery, Simone Zamboni: “È come dovrebbero finire sempre queste vicende spiacevoli, sono stati chiaramente commessi degli errori da ragazzi molto giovani che però sono arrivati a chiedere scusa per quanto è successo. Fa parte del nostro modo di pensare e dei valori che sono tipici della Bakery, noi mettiamo in campo tutto ciò che è nelle nostre possibilità, dai più piccoli fino ai grandi per dare la mentalità del rispetto. Rispetto che ci deve essere per tutti, compagni, allenatori e soprattutto arbitri, noi ci siamo impegnati molto quest’anno per mandare i nostri ragazzi ai corsi che cercano di invogliare i giovani ad arbitrare. Sono infatti molto pochi i ragazzi che vogliono fare l’arbitro, noi facciamo anche questo perché il reclutamento arbitrale è davvero importante, purtroppo nonostante tutto a volte i ragazzi possono sbagliare, noi dobbiamo fare in modo di far capire loro che cose del genere non devono più accadere e trasmettere quei valori in cui crediamo”.

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