Il Piacenza va sotto poi pareggia e convince: a Lentigione finisce 1-1

26 Gennaio 2025 16:30

Il Piace interrompe l’emorragia da trasferta e stavolta esce fra gli applausi: un pareggio robusto contro un avversario difficile. Ottenuto in rimonta visto che, ancora una volta, la squadra di Rossini era andata rapidamente sotto. La reazione è però convincente, lo spirito di squadra ritrovato, il punto meritato.

La prima reazione è di Santarpia:destro da posizione larga, il portiere c’è. Non è facile sfuggire al pressing virile dei reggiani, il Piace cede sempre qualcosa in termini di dinamismo e reattività. Il Lentigione riparte sempre in velocità, ordine e grande intesa, il Piace fa una fatica boia a impossessarsi della partita, nonostante lo sbattersi di Santarpia e Iob. Così, la supremazia resta reggiana.

Rossini non ha possibilità di scelta o quasi: centrocampo decimato (c’è solo il rientro di Corradi in panchina), indisponibile anche D’Agostino, che si siede e lascia la maglia a Stefanoni. Ergo: quando si attacca lo si vede fare con verticalità e cercando gli esterni, manca, appunto, il raccordo di D’Agostino. Di là non c’è Nappi, l’unica punta  Pastore, che attaccante centrale non é neppure fino in fondo. Il campo è quel che è, ma pensavo anche peggio.
Il Piace prova ad aggredire: linea alta e riconquista. Ma il vantaggio immediato è degli altri: colpo di testa verso l’area, la palla scavalca Silva, Pastore controllo di petto sulla pressione blanda diSomma, e gira nell’angolo: difesa biancorossa che sbaglia anche a salire.

Finalmente una discreta occasione: Stefanoni entra in area, ma si deve allargare e calcia sull’esterno della rete. Comunque, il Piace resta in partita e si sottrae alla dittatura di casa. Cosa fa poi Santarpia: va bene in contropiede, si libera in area, cerca la conclusione che alza troppo, con Recino libero in mezzo all’area. Proprio allo scadere, Alessandrini si mangia il raddoppio sul secondo palo. Qui sarebbe finito tutto.

I biancorossi ricominciano in proiezione costante, un buon pallone di Ruiz non è sfruttato. Poi Gasperini anticipa Stefanoni sul tocco di Recino. La partita è aperta, il risultato in bilico assoluto. Super-rischio su punizione: Capiluppi di testa da un passo, non trova la porta.

IlPiace resta lì, riesce a dare un po’ di pressione, non trova la sbocco buono. Ora è assedio vero e proprio. Dentro Castelli per Stefanoni quando manca meno di mezz’ora. Palla buona per Recino al 19’: si gira, spara forte ma alto. Il pari ci starebbe. IlLentigione non pressa più: è monologo.

E finalmente il pari al 22’: bel lavoro a destra diNapoletano, cross al centro, svetta Somma di testa e fa un gol da attaccante. L’inerzia resta biancorossa, ma si affievolisce un po’.  Silva toglie il pallone dalla porta sul contropiede locale. Non è l’unico rischio: la generosità a volte va mitigata, meglio ragionare e accontentarsi. Si esce dal guscio con più attenzione.

LENTIGIONE 1 – PIACENZA 1

RETI: Pastore (L) al 4’ pt; Somma (P) al 22’ st.
LENTIGIONE (4-4-2-1): Gasperini; Capiluppi; Lombardi, Bonetti; Cavacchioli, Sabba, Battistello (dal 25’ st Babbi), Alessandrini (dal 49’ st Maggioli); Nappo (dal 44’ st Pari), Mordini; Pastore (dal 40’  st Cortesi). (Delti, Gobbo, Grieco, Martini, Luppi). All. Cassani.
PIACENZA (3-5-2): Franzini; Somma, Silva,Mannucci; Napoletano, Santarpia, Palma (dal 44’ st Corradi), Iob, Ruiz; Stefanoni (dal 18’ st Castelli), Recino. (Di Giorgio, Casazza, Del Dotto, Zucchini, D’Agostino, Sambou, Mantegazza). All. Rossini.
ARBITRO: Pascuccio di Ariano Irpino.
NOTE: circa 300 spettatori; ammoniti Stefanoni, Mordini, Cavacchioli,Santarpia; angoli 4-6; recupero 0’-5’. Minuto di raccoglimento in ricordo di Davide Zambianchi, il consigliere biancorosso scomparso poche ore prima. Squadra con il lutto al braccio.

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