Polenghi a Zona Calcio: «Che emozioni il nostro Piace»
Dal mercato allo stadio: il presidente biancorosso ospite a Telelibertà dell'ultima puntata stagione
Gabriele Faravelli
|4 ore fa

Dopo alcuni anni “travagliati”, finalmente il Piacenza Calcio passerà un bel Natale. Merito di una squadra che ha saputo riprendersi alla grande dopo la sconfitta in casa del Palazzolo inanellando una lunga serie di risultati utili, gioia per gli occhi del presidente Marco Polenghi. Il “numero uno” biancorosso ha chiuso ieri sera il 2025 di Zona Calcio vestendo i panni dell'ospite del programma condotto da Michele Rancati e offrendosi alle domande dei giornalisti Paolo Gentilotti, Giorgio Lambri, Corrado Todeschi, Marco Villaggi e Paolo Borella. Inevitabile partire dal rocambolesco 3-2 di Crema. «Una giornata ricca di emozioni: siamo andati sotto per poi ribaltarla, poi ci sono stati gesti tecnici che non si vedono spesso e infine i giusti cambi del mister che hanno inciso».
Menzione speciale per D'Agostino: «L'anno scorso è venuto per salvarci, ora per un altro obiettivo...se è il mio uomo? Non è solo l'uomo del presidente, lo è di tutti i tifosi e lo sta dimostrando».
Piace che sta dunque volando grazie al lavoro e al confronto quotidiano: «Vedo una squadra molto solida e costruita con criterio da parte del direttore sportivo e del mister, c'è l'apporto di tutto il mondo Piacenza Calcio in quello che sta facendo il gruppo. Difesa che prende troppi gol? Il mister dice che se si fa un gol in più si vince...ma è capendo queste cose che si può crescere, a oggi comunque non siamo primi e quindi il girone di ritorno dovrà essere migliore di quello di andata. Con Franzini abbiamo condiviso tanti momenti piacevoli, parlando del cambio di modulo che a un certo punto ha deciso io non lo sapevo: spesso infatti la mia visione non coincide con quella del mister ed è una soddisfazione vedere che poi la sua funziona, il confronto con i soci c'è però è un po' “da bar” perché poi diamo pieni poteri all'allenatore. Il suo è un ruolo più da manager all'inglese e ha le capacità per gestire diversi aspetti del gruppo». Affrontato anche il tema delle strutture: improbabile uno scambio Garilli-Beltrametti con i Lyons Rugby, «il nostro obiettivo è quello di costruire un training center e di far crescere il settore giovanile, come stiamo già facendo. Per quanto riguarda lo stadio della prima squadra, il Garilli è vetusto però non possiamo fare molto: diciamo solo che la nostra ambizione è tornare tra i professionisti, ma se cresceremo ovviamente lo dovranno fare anche le strutture. Il mio sogno? Uno stadio dove i tifosi siano a un metro dal terreno di gioco». Ultima parentesi sul mercato: praticamente fatta per l'arrivo di Francesco Manuzzi, «il nostro ds si sta muovendo in direzione dell'attaccante e confermo quanto anticipato su questo giocatore, per il resto non prevedo altri arrivi a meno di occasioni da non perdere, la nostra forza è il gruppo e vogliamo crescere anche per diventare un brand per la città».
Spazio infine al calcio dilettanti con gli ultimi impegni che hanno coinvolto le squadre piacentine, arrivederci con Zona Calcio ai primi di gennaio del 2026.
Menzione speciale per D'Agostino: «L'anno scorso è venuto per salvarci, ora per un altro obiettivo...se è il mio uomo? Non è solo l'uomo del presidente, lo è di tutti i tifosi e lo sta dimostrando».
Piace che sta dunque volando grazie al lavoro e al confronto quotidiano: «Vedo una squadra molto solida e costruita con criterio da parte del direttore sportivo e del mister, c'è l'apporto di tutto il mondo Piacenza Calcio in quello che sta facendo il gruppo. Difesa che prende troppi gol? Il mister dice che se si fa un gol in più si vince...ma è capendo queste cose che si può crescere, a oggi comunque non siamo primi e quindi il girone di ritorno dovrà essere migliore di quello di andata. Con Franzini abbiamo condiviso tanti momenti piacevoli, parlando del cambio di modulo che a un certo punto ha deciso io non lo sapevo: spesso infatti la mia visione non coincide con quella del mister ed è una soddisfazione vedere che poi la sua funziona, il confronto con i soci c'è però è un po' “da bar” perché poi diamo pieni poteri all'allenatore. Il suo è un ruolo più da manager all'inglese e ha le capacità per gestire diversi aspetti del gruppo». Affrontato anche il tema delle strutture: improbabile uno scambio Garilli-Beltrametti con i Lyons Rugby, «il nostro obiettivo è quello di costruire un training center e di far crescere il settore giovanile, come stiamo già facendo. Per quanto riguarda lo stadio della prima squadra, il Garilli è vetusto però non possiamo fare molto: diciamo solo che la nostra ambizione è tornare tra i professionisti, ma se cresceremo ovviamente lo dovranno fare anche le strutture. Il mio sogno? Uno stadio dove i tifosi siano a un metro dal terreno di gioco». Ultima parentesi sul mercato: praticamente fatta per l'arrivo di Francesco Manuzzi, «il nostro ds si sta muovendo in direzione dell'attaccante e confermo quanto anticipato su questo giocatore, per il resto non prevedo altri arrivi a meno di occasioni da non perdere, la nostra forza è il gruppo e vogliamo crescere anche per diventare un brand per la città».
Spazio infine al calcio dilettanti con gli ultimi impegni che hanno coinvolto le squadre piacentine, arrivederci con Zona Calcio ai primi di gennaio del 2026.

